Follia d’ufficio

Follia d'ufficio

Spettacolo scritto e diretto da Alessandro Martorelli

Nell'ambito di Tor Bella Monaca Teatro Festival


Informazioni

con Alessandro Martorelli, Alessandro Scafati, Antonio Pellegrini, Arianna Bigazzi, Adriana Marinucci e Gianluca Zanellato
e con la partecipazione audio/video di Massimiliano Vado e Luca Avallone
scenografie Mardin Nazad
luci e video Mario Angeloni
audio Fabrizio Del Grosso
project Manager Cinzia Pace
ufficio Stampa Antonella Valente

Teatranti Tra Tanti

Follia d’Ufficio è una commedia brillante che vuole mettere in luce, nel modo più esilarante possibile, tutte le gelosie, le meschinità e i rancori che caratterizzano i rapporti umani che si instaurano nel mondo del lavoro. È uno spettacolo che gioca molto con il ritmo delle parole e la sincronicità dei movimenti. In una storia dove l’autore mette a nudo, con ironia e leggerezza, la facilità con cui l’uomo cede alle sue più infime inclinazioni pur di raggiungere i propri obiettivi.

Negli Uffici della Tel To Tell, azienda multinazionale di telecomunicazioni è successo qualcosa di strano. I suoi responsabili di settore, sei persone completamente diverse l’uno dall’altra, con le loro ambizioni e le loro divergenze, si comportano in modo assurdo. Sembrano essere completamente nel pallone, e proprio a pochi minuti dall’inizio dei colloqui con il Direttore Generale che sceglierà tra loro il suo futuro Vice. Per capire cosa è successo, però, bisogna tornare a qualche ora prima, e cioè al momento in cui i sei scoprono, per caso, che in realtà tra di loro è già stato individuato chi dovrà ricoprire quel posto. Ma gli altri ovviamente non sono d’accordo. Ed è a questo punto che come d’incanto tutte le invidie, le gelosie che caratterizzavano il loro rapporto vengono messe da parte per un alleanza subdola e meschina, che ha un solo scopo: quello di far apparire il prescelto, durante il colloquio, come una persona instabile e pertanto inadatta al ruolo. Ma bisogna trovare un modo, un’idea plausibile, che costringa il loro collega a rinunciare alla promozione, e che lo faccia anche di sua spontanea volontà. E ad aiutare i membri del complotto sarà lui stesso, che gli fornirà un ottimo pretesto attraverso la sua ipocondria cronica, ed una misteriosa malattia che tra le altre cose porta ad avere delle sensazioni di déjà vu prolungato e allucinazioni visive e uditive. Una malattia che qualcuno già definisce come “Sindrome da stress da ufficio”…Da qui iniziano una serie di espedienti esilaranti e situazioni paradossali messe in atto dai personaggi, quasi al limite del surreale, che conducono lo spettatore fino all’epilogo, spiazzante ed inaspettato. In una divertente rappresentazione di quello a cui può condurre l’ambizione umana, che troppo spesso cede, per proprio interesse, al suo lato oscuro…

Il programma potrebbe subire variazioni

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