
Foresto
Spettacolo diretto da Babilonia Teatri con Enrico Castellani e Daniel Bongioanni
Nell'ambito di Teatri in Comune 2024-2025
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Spettacolo diretto da Babilonia Teatri con Enrico Castellani e Daniel Bongioanni
Nell'ambito di Teatri in Comune 2024-2025
Crediti
da La notte poco prima delle foreste di Bernard-Marie Koltès
cura, regia Babilonia Teatri
traduzione Francesco Bergamasco
adattamento in dialetto veronese Enrico Castellani
traduzione LIS Daniel Bongioanni
con Enrico Castellani e Daniel Bongioanni
collaborazione scientifica Jean Paul Dufiet
musica live e sound design Giovanni Frison
light design Luca Scotton
consulenza accessibilità Ass. Fedora
interprete LIS Andrea Consolaro
foto e video Giulia Lenzi
co-produzione Pergine Festival, OperaEstate Festival, Teatro Scientifico di Verona
con il sostegno di Fondazione CARITRO
in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di François Koltès. L’opera “La notte poco prima delle foreste” nella traduzione di Francesco Bergamasco è edita da Arcadiateatro Libri, Bernard-Marie Koltès TEATRO – Volume 3
Foresto, tratto da La notte poco prima delle foreste di Bernard-Marie Koltès, porta in scena un incontro tra lingue. Tra francese, italiano e dialetto. Tra lingua scritta e orale. Tra LIS e musica elettronica. “Foresto”, in dialetto veronese, significa straniero, deriva dal latino foris, che significa “chi viene da fuori, da un altrove”. Questo termine è un ponte tra Koltès e noi: tra le foreste del titolo di Koltès, gli stranieri che abitano il suo testo e la nostra traduzione. Foresto offre una chiave per affrontare il testo di Koltès, per traslare termini e significati legati alla Francia degli anni ’70 e all’immigrazione di quegli anni nel nostro oggi, tradendo l’autore per non tradirlo. Un attore, un performer LIS e un musicista danno vita a una creazione ibrida dove le differenze convivono. Le differenze attraversano la scrittura di Koltès e abitano la scena. Una sfida culturale per forgiare un teatro dove le differenze esplodano per potenziarsi a vicenda. Due voci che si contrappongono, si incontrano e si moltiplicano: che si fanno voce sola, che si fanno unisono, che si fanno mondo.
Il testo grazie alla traduzione dialettale si arricchisce di una musicalità naturale e di un’asprezza che rende ancora più ruvido questo racconto di anime nel buio. In scena, insieme a Enrico Castellani c’è Daniel Bongioanni, performer sordo che attraverso la lingua dei segni recita il testo (ne è anche traduttore) con una fisicità dirompente e una mimica, che con la sua verve grottesca, ha un potere magnetico per la platea. Sullo sfondo il monologo viene proiettato in italiano chiudendo così il trittico linguistico di un’opera che appare semplicissima per il pubblico celando però al contempo diversi livelli di complessità e sfumature.
Lo “straniero” diventa la persona portatrice di un handicap nella nostra società abilista e il viaggio del protagonista diventa dunque anche il viaggio di chi deve trovare un modo di comunicare, di chi agita le mani senza essere capito, anzi ricevendo spesso derisione.
Il programma potrebbe subire variazioni
15 marzo ore 21
16 marzo ore 17
Il 16 marzo, al termine della replica, incontro con la compagnia. Media il critico Andrea Pocosgnich, nell’ambito del progetto Staffetta critica
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Spettacoli e attività dei Teatri in Comune
15 marzo ore 21
16 marzo ore 17
Il 16 marzo, al termine della replica, incontro con la compagnia. Media il critico Andrea Pocosgnich, nell’ambito del progetto Staffetta critica
Teatro Biblioteca Quarticciolo