Gilberto Gil ritorna in concerto con il suo Aquele Abraco Tour per un’unica data in Italia il 7 ottobre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Una carriera mostruosa iniziata da giovanissimo negli anni Cinquanta ispirata dal bandoneon di Luis Gonzaga, dalla radio, e dalle processioni religiose della sua terra, il Nord-Est del Brasile.Poi l’arrivo della bossa nova con Joao Gilberto, un suono che partendo dal profondo del cuore del Brasile arriva ai palcoscenici di tutto il mondo. L’incontro con Caetano Veloso, con Gal Costa e Maria Bethania, una generazione di baiani all’apice del nuovo movimento musicale, la MPB, Musica Pupular Brasilera, di cui è uno dei padri fondatori. E poi le collaborazioni con alcuni dei mostri sacri del panorama internazionale, da Bob Marley a Stevie Wonder a Sting, che certificano la diffusione planetaria di un linguaggio musicale così particolare ed allo stesso tempo mescolabile con il pop, il rock ed il jazz.
Di Gilberto Gil non si può non ricordare l’impegno politico, prima da Assessore all’Ecologia di Bahia, poi da Ministro della Cultura del Brasile dei due governi di Lula, che lo chiama al telefono per offrirgli l’incarico, proprio quando si trova a Roma dopo un concerto all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Una carriera suggellata da oltre 60 album, milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 9 Grammy Awards, e innumerevoli riconoscimenti, da ambasciatore per la Pace dell’UNESCO, alla Legion d’Onore in Francia e moltissimi altri.
Nel 2015 festeggia i 50 anni di carriera con Caetano Veloso in un tour mondiale, “Dois amigos, um Seculo de Musica”, ideato e prodotto assieme al suo storico impresario italiano Ettore Caretta, che tocca anche la Sala Santa Cecilia con un memorabile concerto sold out. Ed ora questo “Aquele Abraco Tour”, annunciato come l’ultimo in Europa, per chiudere un’epopea iniziata a Montreux nel 1978, e ripercorrere i luoghi, i teatri, i festival più significativi di una carriera leggendaria.
Il programma potrebbe subire variazioni