Le forme morbide delle due danzatrici delineano le curve di posture astratte: memorie dal topos del ritratto femminile sdraiato e gesti quotidiani disegnano immagini di una progressiva emancipazione dal pavimento, rimanendo sfacciatamente frontali ma celati. Il progetto è stato premiato durante l’edizione 2023 di DNAppunti Coreografici e giunge al suo debutto dopo un percorso di residenza e studio.
Il festival di danza musica e teatro a più alta vocazione europea e internazionale con la direzione artistica di Fabrizio Grifasi, torna per la XXXIX edizione in una ventina di spazi culturali romani