La presenza a Villa Borghese di cinque ninfei e una grotta testimonia un complesso sistema delle acque ideato dagli architetti Flaminio Ponzio e Giovanni Vasanzio all’inizio del XVII secolo per la “villa di delizie” del cardinale Scipione Borghese.
Attraverso le fonti storico-archivistiche e la documentazione iconografica sarà possibile ricostruire l’insieme di spelonche, grotte, neviere e ninfei ideati per decorare i diversi settori della villa, in parte andati perduti a seguito delle trasformazioni condotte in epoca Borghese e dopo l’acquisizione pubblica del parco e in parte ancora visibili, come il ninfeo nel giardino del Casino del Graziano e i due ninfei del Casino del Muro Torto, l’attuale Casino dell’Aranciera/Museo Carlo Bilotti. A questi si aggiungono i due ninfei di Villa Giustiniani, acquisita dai Borghese nel 1820, i quali, nonostante siano stati profondamente modificati, ricordano ancora l’originario impianto seicentesco e la Grotta dei Vini, a cui si accedeva per una scala di quaranta gradini.
A cura di Angela Napoletano
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