La coppia di artisti formata da Federica Santoro e Luca Tilli lavora in modo estrattivo sull’Anitra Selvatica di Ibsen, ricavandone una originale riscrittura, concedendo ampiezza, eliminando e accumulando ogni parola, ogni pagina; mentre all’ascolto scorrono le forme del linguaggio, le concatenazioni, i flussi che circolano tra le persone, il loro spazio, il collasso ciclico della materia linguistica, sonora e umana.
Casa Ekdal, tutti cercano Hjalmar Ekdal. È fuggito, si è rintanato al piano di sotto da un certo Molvick e dal saggio dottor Relling, perché Gregor Werle lo ha informato della probabilità che Hedvig non sia davvero sua figlia, per via di una segreta relazione, di Gina sua moglie, con l’industriale Werle, padre di Gregor, quando lei era a servizio come cameriera dai Werle, 15 anni prima. Il vecchio tenente Ekdal, padre di Hjalmar continua ad andare a caccia nella sua “foresta casalinga”, in soffitta tra i suoi abeti secchi, conigli, piccioni e un’anitra. È il giorno del compleanno di Hedvig.
musiche Luca Tilli
disegno luci Dario Salvagnini
i quadri in scena sono del pittore Ettore Frani
Credit photo: Silvia Camerin
produzione Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee
Il programma potrebbe subire variazioni