Maddalena Emanuela Rizzi interpreta Hedy Lamarr, diva di Hollywood e pioniera della scienza. Barbara Alesse e il regista Filippo d’Alessio ricostruiscono la straordinaria parabola di una donna che sfidò i limiti della sua epoca. Attraverso successi, solitudine e un genio incompreso, la pièce celebra una figura femminile innovativa, capace di lasciare un’impronta indelebile nel mondo della scienza e della cultura.
Hedy Lamarr: da moglie prigioniera in Austria a diva di Hollywood, fino al tardivo riconoscimento per i suoi meriti scientifici. Hedy Lamarr, definita la “donna più bella del mondo”: straordinariamente intelligente; che ha saputo dare prova di una straordinaria indipendenza -condizione eccezionale per una donna della sua epoca – e anche di sedurre gli uomini più facoltosi che si trovassero nelle sue vicinanze. Una donna che racconta sé stessa raccontando una donna, esplorando quel mondo interiore che le appartiene e con il quale in ogni momento è pronta a fare i conti con sublime lucidità oltre il tempo che vorrebbe costringerla ad un tardivo riconoscimento.
Durante la Seconda guerra mondiale, brevetta con il compositore George Antheil un meccanismo per guidare via radio i siluri lanciati dai sottomarini, sfruttando i salti di frequenza. Questa invenzione, ignorata dalla Marina Militare, sarà poi sfruttata durante la crisi di Cuba e in seguito sarà alla base della telefonia mobile e del wireless. La vecchiaia di Hedy Lamarr, ormai rimasta sola e dimenticata dal pubblico, sarà rischiarata da svariati premi per la sua invenzione. Austria, Germania e Svizzera celebrano la “giornata dell’inventore” il giorno del suo compleanno.
con: Maddalena Emanuela Rizzi
scene: Tiziano Fario
costumi: Alessandra Mené, musiche: Eugenio Tassitano
regia: Filippo D’Alessio
produzione: Seven Cults produzione