IL BAMBINO E LA FORMICA

IL BAMBINO E LA FORMICA

Spettacolo di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto. Dai 5 anni in su

Nell'ambito di Teatri in Comune 2023-2024

04.02.2024 ORE 17:00 Teatro del Lido
Via delle Sirene, 22

Informazioni

• Cascasse il Mondo
Fontemaggiore Centro di Produzione
IL BAMBINO E LA FORMICA
di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto
regia Massimiliano Burini
con Giulia Zeetti, Andrea Volpi
muppets e supervisione ai movimenti scenici Marco Lucci
composizioni musicali e suono Gianfranco De Franco
disegno luci Pino Bernabei, Luigi Proietti
dramaturg Giuseppe Albert Montalto

Nel cuore di una miniera in Congo, il giovane Ayo, intrappolato per una frana, incontra Undici, una formica17 burbera ma dal cuore gentile; con lei inizia un fantastico viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo.

Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel Formicaio, una miniera del Congo. Un giorno, durante il lavoro, una frana improvvisa lo blocca sottoterra. Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con Undici, una formica burbera ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo a uscire di lì. Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.

Note drammaturgiche
Nonostante ci sia la tendenza a non fare alcuna differenza tra fiaba e favola e a considerarle sinonimi, in realtà si tratta di termini ben distinti: la favola è un componimento corto composto da poche righe con protagonisti in genere animali dal comportamento antropomorfizzato o esseri inanimati, la trama è caratterizzata da avvenimenti semplici e veloci. La differenza principale tra fiaba e favola è la presenza o meno dell’elemento fantastico e magico, caratteristica peculiare della fiaba e completamente assente nella favola, basata invece su canoni realistici. La nostra è una favola, che ha una morale sottesa e una esplicita. La morale sottesa è che il lavoro non è una peculiarità dei bambini, che lo sfruttamento è un reato e che il sistema globale di reperimento delle risorse minerarie per l’avanzamento tecnologico e l’iperproduttività ai fini del profitto genera morte. La morale esplicita è che i bambini devono sognare, devono giocare, devono poter immaginare il mondo e quello che non c’è.

Il programma potrebbe subire variazioni

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