Il Concerto di Santo Stefano
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Il Concerto di Santo Stefano

Concerto

Nell'ambito di INCONTRI FESTIVAL 2024

26.12.2024 ORE 11:00 Basilica di Santa Maria in Aracoeli
Via dell’Arce Capitolina, 12
Municipio I

Il 26 dicembre alle ore 11 si terrà il 27° Concerto di Santo Stefano all’Aracoeli diretto da Luigi Cinque, con un grande cast cosmopolita impegnato in un messaggio di pace attraverso la musica: la Hypertext O’rchestra formazione che più volte negli ultimi anni è stata protagonista di Concerti di Pace per conto dell’ONU (Libano, Libia, Kenia, Brasile). È uno degli eventi di maggior richiamo della Capitale, definito da Peter Gabriel “il respiro sacro di Roma”, questo prezioso appuntamento curato e diretto da Luigi Cinque, negli anni ha conquistato il pubblico e accresciuto il suo successo grazie al suo unicum di multiculturalità, stili musicali, poetici e narrativi a confronto, ospitando in 25 anni artisti nazionali e internazionali dal mondo del jazz, della classica, della “musica del mondo”, della poesia.

L’edizione 2024, intrisa di un importante messaggio di pace e cooperazione tra i popoli, vede nella Hypertext O’rchestra di Luigi Cinque un cast cosmopolita: la misteriosa cantante mongola Urna Chahar Tugchi (con un’estensione di quattro ottave) e solisti come Efren Lopez con il suo oud modale e la ghironda, la regina mondiale di Lyra Cretese Thoma Kyriaki, i clarinettisti Gabriele Mirabassi e Marco Colonna e le corde, al cello Giovanna Famulari, poi Melo Zuccaro, poeta e vanniatore catanese, un coro popolare, oltre a maestri suonatori di gaida, zampogna, tammorra con tutti costoro il celebre ensemble femminile delle Faraualla, il griòt Badara Seck. Altri nomi e altre sorprese si aggiungeranno a questo cast, come sempre accade, dal mondo della world music. Compariranno in questo concerto il cui titolo è “IL GRIDO” anche vanniatori di strada delle Isole del Mediterraneo.

Gli artisti si avvicenderanno sul palco in un continuo e incessante flusso di fusione, come in un unico e irripetibile respiro, o raga, per una sorta di “meditazione” in una nota sola: la pace, intessuta da testi sacri della musica antica del Seicento europeo e di Monteverdi, fino al contemporaneo Ligeti ed anche John MCLauglin, e a riferimenti indiani, etnici e popolari, usati come interfaccia per una preghiera di “pace mediterranea”. Maestro dell’energia: Luigi Cinque

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Ingresso

gratuito

A cura di

MRF 5 s.r.l.