Il giocatore è un testo esemplare per indagare il potere seduttivo del gioco: la penna di Dostoevskij, scava nell’animo del protagonista, Alekseij, per portare in superficie quasi l’inconsapevolezza dell’essere, sprofondato in un baratro da cui gli sarà impossibile uscire. In Alekseij il piacere del gioco sostituirà tutti gli altri piaceri, dominerà i suoi pensieri, e lo renderà estraneo a qualsiasi altra realtà che non sia quella del tavolo verde: al gioco sacrifica l’amore, gli affetti, la sua stessa dignità. L’aspetto interessante che in Dostoevskij, incallito giocatore anche lui, manca qualsiasi riprovazione morale: il protagonista sembra quasi autoassolversi nella sua parabola autodistruttiva, anzi sembra vivere come inconsapevole questa dimensione di dipendente dal gioco.
traduzione e adattamento Gabriella Praticò
regia Gigi Palla
aiuto regia Anna Delfini
con (in o. a.) Gigi Palla, Gabriella Praticò
la voce del croupier è di Sergio Mancinelli
costumi Davide Zanotti
scene Lina Zirpoli e Giovanni Valgimigli
musiche Alessandro Cercato
luci Marco Laudando
produzione Teatro Le Maschere / 2giga
Il programma potrebbe subire variazioni