Il Libro di Giusto: un taccuino del Quattrocento
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Il Libro di Giusto: un taccuino del Quattrocento

Conferenza in presenza e online a cura di Anna Delle Foglie Université libre de Bruxelles

Nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale

15.12.2022 ORE 16:30 Museo di Roma
Piazza San Pantaleo, 10

Informazioni

L’intervento prende in esame il Libro di Giusto, un taccuino di disegni della metà del Quattrocento, attualmente custodito nelle collezioni dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma. Si tratta di sedici preziosi fogli di carta, illustrati nel recto e nel verso. I disegni tramandano da un lato la tradizione testuale e illustrativa della Canzone delle Virtù e delle Scienze di Bartolomeo de’ Bartoli da Bologna e dall’altro riportano la celebre serie degli Uomini illustri, copiata dal perduto ciclo di affreschi di Masolino da Panicale, realizzato entro il 1432 nella sala theatri del Palazzo Orsini di Montegiordano a Roma.
L’intervento esamina la peculiarità dei disegni, la loro funzione in termini di model book e di trasmissione della memoria, non solo di un tema di revival umanistico come quello delle Virtù e delle Arti liberali, ma soprattutto come testimonianza di uno dei più importanti cantieri in affresco della Roma di primo Quattrocento.
Masolino, come è noto, fu operoso nell’Urbe già nella basilica di San Clemente con il ciclo dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, ma fu certamente il ciclo Orsini con i suoi circa trecento personaggi tratti dalla storia universale ad essere considerato un modello per le botteghe degli artisti del tempo.
Sulla base delle diverse proposte stilistiche avanzate dalla critica e grazie alle novità emerse dallo studio dei disegni, si rendono noti gli elementi che hanno portato ad identificare nel recto e nel verso dei fogli la mano di un unico artista, entrato in contatto con la cultura figurativa romana dell’età di Niccolò V.
Lo studio del Libro di Giusto è stato condotto con un approccio metodologico aperto e interdisciplinare che si è avvalso della collaborazione del Laboratorio di Restauro dell’Istituto Centrale per la Grafica.
L’intervento affronta anche la storia della provenienza del taccuino, ricostruendo le varie fasi e passaggi attraverso i quali i sedici fogli sono pervenuti nelle collezioni romane nel 1898. Il taccuino è infatti legato alla figura di Adolfo Venturi (1856-1941), negli anni della direzione della Galleria Nazionale d’Arte Antica e del Gabinetto Nazionale delle Stampe.

Il programma potrebbe subire variazioni

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