Il Museo dell’Ara Pacis e la sua anima di museo archeologico e spazio espositivo
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Il Museo dell'Ara Pacis e la sua anima di museo archeologico e spazio espositivo

Incontro in presenza e online a cura di Lucia Spagnuolo nell'ambito di Roma racconta

Nell'ambito di Appuntamenti a cura della Sovrintendenza Capitolina

21.12.2021 ORE 17:00 Museo di Roma
Piazza San Pantaleo, 10

Informazioni

Il 21 aprile 2006 inaugura il Museo dell’Ara Pacis Augustae, realizzato su progetto dell’architetto statunitense Richard Meier e portato a termine dopo un lungo processo di progettazione e di esecuzione. La realizzazione è stata accompagnata, come noto, da numerose polemiche e dibattiti: ci si interrogava sostanzialmente sull’opportunità o meno di costruire un’opera di architettura contemporanea a stretto contatto con il cuore del centro storico di Roma.
Nonostante le difficili premesse, o forse proprio in virtù della grande notorietà, le attività proposte dal Museo sono sempre state molto seguite, al punto da convincere l’Amministrazione ad investire anche sull’aspetto delle esposizioni temporanee: dal 2014, infatti, il Museo si è dotato di uno spazio dedicato alle mostre, realizzato a seguito di importanti lavori di adeguamento degli spazi al piano inferiore, completamente ripensati rispetto alla loro funzione originaria di spazio museale strettamente connesso al monumento.
Avere a disposizione uno spazio ‘altro’ da quello della collezione permanente offre l’opportunità di lavorare su due ‘registri’ museologici e narrativi: si può decidere di integrare o di approfondire alcuni aspetti del racconto offerto dalla collezione permanente, oppure si può ‘aprire’ una finestra narrativa completamente diversa, più legata al carattere contemporaneo del ‘contenitore museale’.
Ma quanto questa operazione ha impatto sulla percezione e sull’immagine del Museo? Lo spazio che ha ospitato mostre prestigiose e molto partecipate negli ultimi anni, non sempre archeologiche, ha acquistato una vita ed immagine autonoma rispetto al Museo e alla sua collezione permanente? Sono soprattutto questi gli interrogativi che l’incontro propone, con l’obiettivo di raccogliere stimoli per un’analisi critica di alcuni problemi museologici d’attualità, partendo da una sorta di ‘caso studio’.

Lucia Spagnuolo
Si laurea a Napoli nel 2002, presso l’Ateneo Federico II, in Lettere Classiche con indirizzo storico-archeologico e dei beni culturali; l’anno successivo frequenta un Master di II Livello in Service Management (servizi per i beni culturali), organizzato dalla Facoltà di Economia dello stesso Ateneo napoletano.
Dal 2006 al 2009 frequenta poi la Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica presso l’Università ‘Sapienza’ di Roma, specializzandosi con una tesi in Museologia.
Contemporaneamente agli studi di specializzazione, si impegna come archeologa libera professionista in scavi d’emergenza, da collaboratore esterno della Soprintendenza per l’Etruria Meridionale; dal 2005 al 2014 gestisce la sezione dedicata alle attività educative del Gruppo Archeologico Romano Onlus, storica associazione romana, impegnata nel volontariato a carattere archeologico.
Dal 1° luglio 2015 entra in Sovrintendenza Capitolina come curatore archeologo e viene assegnata al Museo dell’Ara Pacis Augustae, con la responsabilità dell’Ufficio Attività didattiche e divulgative; dal 30 luglio 2021 ricopre anche, temporaneamente, l’incarico di Coordinamento e gestione sia per il Museo dell’Ara Pacis Augustae, che per il Museo di Scultura Antica ‘Giovanni Barracco’.

Il programma potrebbe subire variazioni

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