Un tributo a una lunga stagione della musica italiana ma ancor di più un modo per fornire nuova vitalità a un sistema troppo facilmente ancorato alla nostalgia.
Se il titolo di questo progetto deriva dalla passione comune per l’attore e cabarettista di San Giorgio a Cremano e da un aneddoto raccontato da Carlo Verdone, è la tradizione cantautorale italiana ad essere terreno di confronto per la costruzione dell’album. Gli anni Ottanta, la disco di quel decennio la celebre collaborazione Alice- Battiato, i Matia Bazar etc. si fondono in un percorso che attinge contemporaneamente al minimalismo di Dozzy e dalla voce eterea e sussurata di Geist.