Il secondo sguardo. La poesia parallela di Manlio Amodeo e Savina Tavano

Il secondo sguardo. La poesia parallela di Manlio Amodeo e Savina Tavano

Due artisti in bilico tra cultura rinascimentale e cultura pop, scherzo barocco e nitore illuministico raccontati da un’ampia retrospettiva


Informazioni

Mostra di carattere antologico destinata a far conoscere al grande pubblico due figure del tutto singolari nel panorama dell’arte italiana contemporanea.

’occasione di approfondire la conoscenza dei due artisti è offerta dalla mostra di carattere antologico: le opere di Amodeo al piano terra e quelle di Tavano al primo piano, esposte in un’unica mostra, ma collocate in spazi ben divisi per sottolineare la peculiarità di entrambi. Un sodalizio di vita, prima di tutto, e artistico, che la voluta separazione in due spazi espositivi differenti traduce a beneficio del visitatore. Due linguaggi totalmente diversi, eppure complementari, che scorrono su due rette parallele. Il secondo sguardo è il concetto base e il cardine creativo per entrambi gli artisti, e non a caso è stato scelto dai curatori quale titolo della mostra. Rappresenta infatti un secondo punto di vista, un secondo approccio, un approfondimento del reale e del surreale non percepibile ad una prima occhiata. Nel caso di Savina Tavano è ben percepibile nei suoi lavori paesaggistici ove il secondo sguardo più profondo ci rivela un mondo di interiorità e riflessione quasi inquieto, mentre per Manlio Amodeo trascende il reale quale che sia e ci porta in una dimensione onirica costituita da affascinanti fantasie architettoniche, zoomorfe e prospettiche che dapprima suggestionano l’occhio, e ad un secondo sguardo ci portano nel suo mondo di leggerezza ed ironia a cavallo tra la parodia e l’introspezione più profonda.

Il programma potrebbe subire variazioni

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