IL SEQUESTRO

IL SEQUESTRO

Spettacolo di Fran Nortes con Roberto Ciufoli e Nino Formicola. Regia di Rosario Lisma

Nell'ambito di Teatri in Comune 2022-2023

20.01.2023 ─
22.01.2023
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino

Informazioni

di Fran Nortes
traduzione Piero Pasqua
regia Rosario Lisma
con ROBERTO CIUFOLI, NINO FORMICOLA, Sarah Biacchi, Daniele Marmi, Alessandra Frabetti
scena Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
light designer Francesco Bàrbera
foto Tommaso Le Pera
grafica David Qwistgaard
aiuto regia Silvia Ponzo
assistente alla regia Rebecca Righetti
assistente alla scena Sara Stachezzini
assistente ai costumi Thiago Marcondes
distribuzione Stefano Pironti * Lia Zinno

PipaMar | La Bilancia

Il mercato rionale non può chiudere! Per sventare la speculazione edilizia che metterebbe sulla strada decine di famiglie, fra cui la sua, il buon Paolo pensa bene di sequestrare il giovane Angelo, figlio dell’autorità che si accinge a firmare il decreto. Ma non ha fatto i conti con l’intraprendenza della vulcanica sorella Monica. E ancor meno con la ingenua sventatezza del cognato Mauro, che garantisce un’inarrestabile serie di esilaranti equivoci e fraintendimenti. E se la ministra, come previsto, è sicuramente una cinica farabutta, c’è chi si rivela anche peggio di lei. Lo scopriranno presto i volenterosi, ma sgangherati protagonisti -interpretati da un irresistibile quintetto di attori – di questa perfetta macchina teatrale.

Come si può far ridere raccontando un dramma? Come si può denunciare un’emergenza in una commedia comica? Eppure Fran Nortes col suo testo spericolato e geniale c’è riuscito. I temi che tratta sono tutt’altro che divertenti. Sono il dolore e la frustrazione che troppo spesso subisce la working class della nostra società capitalista, sazia e distratta. Un vaudeville in una denuncia. La farsa esilarante in un racconto di lotta. È ciò che accade in questa commedia, esilarante, ma i cui protagonisti sono schiacciati da una grave ingiustizia. Il potere politico ed economico, cinico e disonesto, troppo più grande di loro, li scarta come non esistessero. Ma i nostri eroi, buffi e storti come fiori sradicati, attivano la loro ribellione disperata per provare a rimettere radici e rifiorire. Alla riconquista della parola più preziosa per sé e per gli altri, che sempre bisognerebbe difendere con le unghie e con i denti, che ridono per tutto il tempo dello dello spettacolo: la dignità.

Il programma potrebbe subire variazioni

...Leggi tuttoLeggi meno...