Incontri: Tre stazioni per Arte e Scienza

Incontri: Tre stazioni per Arte e Scienza

Palinsesto di appuntamenti dedicato ad approfondire la relazione tra arte, scienza e società

Nell'ambito di Tre stazioni per arte e scienza

21.10.2021 ─
17.02.2022
Palazzo Esposizioni Roma
Via Nazionale, 194

Informazioni

Rimandano al senso del viaggio le stazioni che titolano le mostre Tre stazioni per arte e scienza un viaggio di scoperta e di crescita attraverso la conoscenza. Guardando l’evoluzione della specie umana, dalle prime migrazioni preistoriche fino alle missioni spaziali, si potrebbe sintetizzare che la leva determinante del progresso umano sia il viaggio, la necessità, dettata dall’istinto di sopravvivenza, di andare a vedere cosa c’è oltre, cosa c’è altrove.

Il progetto delle tre mostre, che mette insieme diversi saperi e pubblici eterogenei, oltre a voler superare il concetto stesso di mostra, è arricchito da un programma di incontri dedicato alla relazione tra arte, scienza e società.

17 febbraio
Elena Bonetti, Antonella Polimeni, Cristiana Pulcinelli | Donne e scienza
Il percorso espositivo La scienza di Roma è ricco di nomi di personaggi di rilievo. Tuttavia sono quasi tutti nomi maschili: per molti secoli la scienza è stata “un mondo senza donne”. Non c’è da stupirsi, visto che le donne in Europa non avevano diritto di voto fino al XX secolo e hanno avuto accesso all’università formalmente solo alla fine del XIX. Oggi le cose sono cambiate. Ma quanto? In alcuni paesi del mondo l’istruzione è ancora negata alle donne. E anche laddove in teoria si è raggiunta una parità di condizioni, sembra che nella cittadella scientifica il pregiudizio nei confronti delle donne sia ancora presente.
Elena Bonetti Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. Professoressa Associata di analisi matematica all’Università degli Studi di Milano
Antonella Polimeni
Accademica e medico italiana, Rettrice dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Cristiana Pulcinelli
Giornalista professionista e scrittrice.  Ha coordinato il servizio scienza e il servizio cultura del quotidiano L’Unità

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APPUNTAMENTI PASSATI

21 ottobre
Andrea Brandolini, Fernando Ferroni, Patrizia Tavella | Incertezza e conoscenza
La categoria dell’incertezza è centrale quanto fondamentale nella moderna visione scientifica del mondo, nelle scienze sociali ma anche nelle scienze cosiddette esatte. Le informazioni sul mondo, infatti, sono frutto di osservazioni e misure che hanno sempre un margine di incertezza, che può essere ridotto e valutato, ma mai del tutto eliminato. Una sempre più accurata valutazione quantitativa delle incertezze è una delle manifestazioni più tangibili del progresso delle scienze e della conoscenza.
Andrea Brandolini, vicecapo del dipartimento di Economia statistica della Banca d’Italia
Fernando Ferroni, professore di fisica al GSSI, ricercatore ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso
Patrizia Tavella, direttrice del dipartimento Tempo del BIPM – Bureau International des Poids et Mesure

28 ottobre
Riccardo Venturi e Margherita Morgantin | Sotto la montagna sopra la montagna
Sotto la montagna ci sono i Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare del Gran Sasso, dove, in assenza di radiazioni, si studia la materia oscura – l’ipotetica materia che costituirebbe quasi il 90% della massa dell’universo, non emetterebbe radiazioni elettromagnetiche e sarebbe rilevabile solo grazie ai suoi effetti gravitazionali. Sopra la montagna, l’artista Margherita Morgantin conduce il pubblico, attraverso un percorso interdisciplinare, a confrontare le immagini della scienza con quelle dell’arte e di alcune tradizioni mistiche. Questo incontro si propone così di far dialogare linguaggi e tradizioni diversi all’interno di un percorso di comprensione profonda della realtà.
Riccardo Venturi storico e critico d’arte contemporanea
Margherita Morgantin
artista visiva

4 novembre
Bernardini Fantini | Come si sviluppa e come si esaurisce una pandemia? Una storia naturale e sociale
Una pandemia ha al tempo stesso una storia naturale e una storia sociale e culturale. La storia delle epidemie del passato permette di comprendere meglio quanto accade nel mondo contemporaneo, analizzando le cause delle epidemie, le risposte che le diverse società hanno dato alle crisi sanitarie, le profonde continuità e le profonde discontinuità che si sono verificate nei diversi periodi storici, risultato degli eventi naturali e delle trasformazioni prodotte dalla scienza e dalla tecnica.
Bernardino Fantini professore emerito di storia della medicina presso l’Università di Ginevra

11 novembre
Armando Massarenti e Mauro Dorato | Decidere in un mondo incerto
Ogni cosa che riguarda il mondo è pervasa dall’incertezza. Niente può essere affermato con eguale certezza. Per questo Bertrand Russell giustamente affermò che il vero compito della filosofia nel mondo di oggi è «Insegnare a vivere senza la certezza e tuttavia senza essere paralizzati dall’esitazione». È un compito, oltre che della filosofia, di una costellazione di saperi che intrecciano la psicologia cognitiva con l’economia, l’etica, la teoria delle decisioni razionali, la teoria dei giochi, l’informatica, la scienza dei dati, la probabilità. Ognuno di questi saperi offre qualche spunto prezioso per imparare a pensare con la propria testa, dotandosi di un pensiero critico oggi più che mai necessario per formare buoni cittadini e buoni decisori pubblici.
Armando Massarenti, filosofo ed epistemologo
Mauro Dorato, filosofo della scienza, professore all’Università degli Studi di Roma Tre

25 novembre
Carlo Doglioni | Gradienti della terra
Non c’è fenomeno naturale sul pianeta che non sia generato da un gradiente chimico-fisico. La tettonica delle placche, i terremoti, i movimenti interni alla Terra sono tutti fenomeni controllati da gradienti di pressione, temperatura, densità, composizione chimica e mineralogica, viscosità, rigidità, ecc. La componente astronomica è in genere sottovalutata nei meccanismi della Terra, mentre invece vi sono forti evidenze che gli effetti mareali abbiano un ruolo determinante nella dinamica planetaria.
Carlo Doglioni professore ordinario di geodinamica all’Università Sapienza di Roma

1 dicembre
Mario Capecchi in conversazione con Roberto Faenza, Elisa Bolzano, Marta Marzullo
Da piccolo vagabondo di guerra, quasi l’immagine di un piccolo eroe di Rossellini, ad allievo di James Watson fino al Nobel per la medicina nel 2007. Mario Capecchi, l’italiano trapiantato in America che ha scoperto come silenziare i geni, incontra il pubblico italiano grazie ad un’occasione straordinaria: il film sulla sua rocambolesca infanzia a cui Roberto Faenza sta lavorando. Quando la madre, antinazista, fu deportata in un campo di concentramento tedesco, si ritrovò a vivere da solo per strada, tra gruppi di bambini sbandati. Macilento e malnutrito, dopo tre anni fu ritrovato in un ospedale dalla madre, sopravvissuta, che partì con lui per l’America, aprendogli una vita di nuove possibilità. Un’occasione unica per il pubblico della mostra per ripercorrere la sua vita straordinaria e le sue importanti scoperte scientifiche, con l’aiuto del regista e di due brillanti ricercatrici.
Mario Capecchi genetista molecolare, Premio Nobel per la Fisiologia o Medicina

2 dicembre
Giorgio Manzi e Telmo Pievani | La scienza delle nostre origini
Fra le scienze di Roma vi è la paleoantropologia: declinazione al passato dell’antropologia. Si è sviluppata fra il 1929 e il 1939, con le formidabili scoperte dei Neanderthal di Saccopastore, nella periferia nord-est della città di allora, e con quelle del Monte Circeo. Decenni prima, nel clima positivistico di fine Ottocento, aveva preso avvio la Scuola Romana di Antropologia, che ancor oggi è attiva a livello internazionale, a fronte dei notevoli progressi euristici delle scienze umane. Analogamente, i Neanderthal sono sempre al centro dell’attenzione, nel contesto di un albero dell’evoluzione umana sempre più ramificato.
Giorgio Manzi professore ordinario di Antropologia alla Sapienza Università di Roma e Accademico dei Lincei

4 dicembre ore 17:00
Daniela Angelucci, Marco Armiero, Daniele Balicco, Ilaria Bussoni, Dario Gentili, Federica Giardini | Environmental Humanities. Ecologie della natura ibrida
La crisi ambientale dichiarata da alcuni decenni interpella fortemente le scienze umane e politiche, non solo perché sono chiamate a misurarsi con temi economici e politici e a ripensare la sostenibilità delle forme di vita umane e il loro impatto sul pianeta, rispetto alle quali l’intenso dibattito sull’Antropocene è stato un esempio,  ma soprattutto perché il complesso del pensiero politico ha l’occasione di innovare le categorie e gli strumenti attraverso i quali ha messo a fuoco oggetti quali la modernità, lo sviluppo, i cambiamenti per guardare in modo diverso al mondo vivente.
Daniela Angelucci docente di Estetica all’Università di Roma Tre
Marco Armiero
storico dell’ambiente, è direttore dell’Environmental Humanities Laboratory del Royal Institute of Technology di Stoccolma
Daniele Balicco
ricercatore in Teoria della letteratura e Letterature all’Università di Roma Tre
Ilaria Bussoni
filosofa di formazione, si occupa di nuove ecologie, paesaggio, estetica e ambiente in diversi formati
Dario Gentili
insegna Filosofia morale presso l’Università Roma Tre
Federica Giardini
professore di Filosofia politica presso l’Università Roma Tre

9 dicembre
Lucio Angelo Antonelli | Le sfide dell’astrofisica del XXI secolo attraverso i grandi osservatori
Le nuove tecnologie, a partire dalla seconda metà del XX secolo, hanno permesso di accedere allo studio del cosmo a tutte le lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico (dalle onde radio ai raggi gamma) e da pochi anni anche ad altri messaggeri quali le onde gravitazionali ed i neutrini. La nostra conoscenza dell’Universo ha potuto fare un grande balzo in avanti aprendo però la strada a nuove domande e nuove sfide. In questa conferenza vengono presentati i grandi quesiti dell’astrofisica moderna e la strumentazione di avanguardia che gli astronomi stanno realizzando per cercarne la risposta.
Lucio Angelo Antonelli astrofisico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

16 dicembre
Marco Cattaneo, Marco Motta, Fabrizio Rufo, Lucia Votano | Scienza e società in ricordo di Pietro Greco e Rossella Panarese
La società contemporanea è contrassegnata da una crescita scientifica e tecnologica imponente, il cui ritmo vertiginoso sollecita strumenti di condivisione del sapere sempre più aggiornati, in grado di rivolgere e chiarire dati estremamente specialistici a una platea sempre più vasta. Le sfide che il presente impone, dalla pandemia agli effetti del cambiamento climatico, richiedono una comunicazione della conoscenza rigorosa ma accessibile e condivisa, assegnando a scienziati, studiosi, divulgatori e giornalisti un ruolo cruciale per la crescita culturale del nostro sistema sociale.
Marco Cattaneo fisico
Marco Motta divulgatore scientifico
Fabrizio Rufo professore associato di Filosofia morale della Sapienza Università di Roma
Lucia Votano fisica, è dirigente di Ricerca emerita dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

21 dicembre
Giorgio Parisi e Fernando Ferroni | Quark e glaciazioni. Conversando sul semplice e sul complesso
Può sembrare un paradosso, ma l’incertezza è fondamentale nelle scienze esatte. Proprio la ricerca dell’esattezza delle analisi e delle misure richiede di conoscere con precisione i loro limiti”. È con questa considerazione che si apre il saggio del Premio Nobel Giorgio Parisi per il catalogo della mostra Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro. Una considerazione che sarà scandagliata e discussa per comprendere l’approccio e il metodo della scienza per gestire l’incertezza. Quando si studiano i meccanismi di produzione del bosone di Higgs negli scontri tra particelle all’interno dell’acceleratore LHC del CERN. Quando si cercano le regole per descrivere il sinuoso movimento di uno stormo di storni. Quando si proiettano i dati della diffusione di una pandemia per disegnare i possibili scenari della sua evoluzione. O quando si studiano i cambiamenti climatici. Un approccio che può diventare un alleato e uno strumento prezioso per cittadini consapevoli.
Giorgio Parisi Premio Nobel per la Fisica 2021, è professore alla Sapienza Università di Roma, ricercatore associato all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e vice-presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei
Fernando Ferroni curatore della mostra Incertezza, è professore al GSSI Gran Sasso Science Institute e ricercatore associato all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

10 gennaio
Ingrid Daubechies | Arte e matematica: interconnesse in molteplici modi
Le persone che amano la matematica ne parlano nello stesso modo in cui altri descrivono l’arte d’impatto: bella, travolgente, che incute timore. Gli algoritmi matematici aiutano gli storici dell’arte e i conservatori d’arte a ricavare informazioni che possono essere essenziali per la comprensione della storia di un’opera d’arte, o per la sua conservazione. I modelli matematici aiutano ad articolare o chiarire sensazioni intuitive. Questi sono solo alcuni dei molteplici modi in cui matematica e arte sono interconnesse e sui quali si soffermerà l’intervento, avvalendosi di esempi tratti dal lavoro dell’oratore e da quello di altri.
Ingrid Daubechies fisica, professore alla Duke University
Incontro online sui canali del Palazzo delle Esposizioni

13 gennaio
Roberto Natalini, Cesare Maria Pietroiusti, Chiara Valerio | Linguaggio, linguaggi tra arte, matematica e vita quotidiana
La cultura della specie umana nasce in primo luogo dalla capacità di sviluppare il linguaggio, permettendo per esempio di trasmettere fatti ed emozioni, avere una memoria storica e sviluppare idee astratte. Oggi convivono però un numero enorme di linguaggi diversi, sempre più specializzati. Dietro a un’unità di fondo della cultura, i linguaggi dell’arte, della scienza e in particolar modo della matematica hanno creato mondi a volte estremamente lontani tra loro, che spesso rischiano di non comunicare. In questo incontro si discuterà dei rapporti fra alcuni di questi linguaggi che, se coltivati, possono portare a una rinnovata unità del sapere.
Roberto Natalini matematico, divulgatore, è il direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del CNR
Cesare Maria Pietroiusti artista
Chiara Valerio scrittrice e matematica

20 gennaio
Michèle Audin | Ritratto di Italo Calvino come geometra
La geometria, quella delle città invisibili o dello spazio interstellare delle Cosmicomiche, è costitutiva di alcune delle storie raccontate da Italo Calvino. È uno dei contributi di questo scrittore alle ricerche dell’Oulipo, l’Ouvroir de Littérature Potentielle ovvero “officina di letteratura potenziale”, gruppo fondato da Raymond Queneau e dal matematico e scrittore François Le Lionnais, polo d’attrazione per matematici e scrittori che, come Georges Perec e Calvino stesso, credevano che la matematica avesse le potenzialità di organizzare strutture letterarie rigorose.
Michèle Audin è una scrittrice e matematica specializzata in geometria

27 gennaio
Valentino Catricalà, Monica Bello | Nuove pratiche curatoriali tra arte e scienza

Da tempo ormai il mondo della scienza ha stretto legami sempre più forti con quello dell’arte. Artisti entrano in laboratori scientifici, collaborano con tecnici e scienziati, realizzano opere con forti basi scientifiche. Dall’altra i laboratori di ricerca si sono aperti a un dialogo sempre più serrato con il mondo dell’arte. Questi intrecci stanno ridefinendo sia le pratiche artistiche che quelle curatoriali. Come? Questa è la domanda a cui Mónica Bello e Valentino Catricalà vogliono rispondere. Su queste basi, i due relatori trasporteranno il pubblico in un viaggio che illustri le ultime tendenze dell’arte in rapporto alla scienza, i cambiamenti nelle pratiche curatoriali, il potenziale impatto sociale dell’unione tra arte e scienza.
Mónica Bello storica dell’arte e curatrice
Valentino Catricalà studioso e curatore d’arte contemporanea

31 gennaio 
Alessio Figalli in conversazione con Roberta Fulci
Alessio Figalli
matematico, Premio Nobel per la matematica
Roberta Fulci matematica e redattrice e voce a Radio3 Scienza
Incontro online sui canali del Palazzo delle Esposizioni

27 gennaio (ONLINE)
Valentino Catricalà, Mónica Bello | Nuove Pratiche Curatoriali Fra Arte E Scienza
Da tempo ormai il mondo della scienza ha stretto legami sempre più forti con quello dell’arte. Artisti entrano in laboratori scientifici, collaborano con tecnici e scienziati, realizzano opere con forti basi scientifiche. Dall’altra i laboratori di ricerca si sono aperti a un dialogo sempre più serrato con il mondo dell’arte. Questi intrecci stanno ridefinendo sia le pratiche artistiche che quelle curatoriali. Come? Questa è la domanda a cui Mónica Bello e Valentino Catricalà vogliono rispondere. Su queste basi, i due relatori trasporteranno il pubblico in un viaggio che illustri le ultime tendenze dell’arte in rapporto alla scienza, i cambiamenti nelle pratiche curatoriali, il potenziale impatto sociale dell’unione tra arte e scienza.
Mónica Bello è storica dell’arte e curatrice.
Valentino Catricalà  è uno studioso e curatore d’arte contemporanea.

31 gennaio (ONLINE)
Alessio Figalli in conversazione con Roberta Fulci | L’Ora Zero
Dite “T0” a un matematico e lui vi parlerà per ore. È il suo momento, quello in cui sceglie di scattare la fotografia più importante. T0 può essere un inizio, come l’istante in cui comincia a osservare il viaggio di una nuvola nel cielo. O magari la fine di un equilibrio, come l’attimo in cui un cubetto di ghiaccio si spacca in due in un bicchiere d’acqua. Con Alessio Figalli, medaglia Fields 2018, viaggiamo lungo la retta del tempo alla ricerca del punto dove ogni storia matematica inizia.
Alessio Figalli è un matematico e insegnante
Roberta Fulci è matematica, redattrice e voce di Radio3Scienza

7 febbraio | Incontro online
Vincenzo Barone, Ornella Juliana Piccini, Giada Mancini, Antonio Walter Riotto, Paola Bonani | L’incertezza in fisica: dalla meccanica quantistica ai grandi misteri dell’universo
Perché viviamo in un universo fatto di materia? E di che cos’è fatta la materia che lo compone? E ancora, come ha avuto origine l’universo e qual è il suo destino? Queste sono alcune delle domande più affascinanti cui la fisica fondamentale cerca di dare risposta con le sue teorie e i suoi esperimenti. Ma quando i nostri strumenti rivelano qualcosa, come facciamo a fidarci della loro misura tanto da affermare di aver osservato qualcosa di nuovo, come nel caso della scoperta del bosone di Higgs e delle onde gravitazionali? L’incertezza, infatti, sottende tutta la scienza, perché essa non è un mero difetto di informazione ma una condizione strutturale, come ha insegnato la meccanica quantistica, e ineliminabile della natura e del nostro modo di studiarla. Il progresso della fisica, delle nostre conoscenze, è perciò ineluttabilmente legato proprio alla nostra capacità di comprendere e di gestire l’incertezza. L’incontro sarà online sul sito e sulla pagina Facebook del Palazzo delle Esposizioni e sul canale Youtube e pagina Facebook dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
modera Matteo Massicci

10 febbraio
Enrico Alleva e Daniela Santucci | Dal pesce al filosofo verso un’ecologia della mente umana
Residui di antropocentrismo contemporaneo raccontano che il cervello umano sia composto di tre porzioni anatomiche sovrapposte (teoria del cervello “tripartito” elaborata da Paul Donald MacLean, 1973) con associate facoltà comportamentali di crescente sofisticazione e complessità. La traiettoria evolutiva lineare che condurrebbe dai vertebrati al cervello umano “dimentica” specie volatrici (pipistrelli o sommozzatrici (delfini). L’adattamento a nicchie ecologiche così differenziate conduce infatti a sistemi nervosi centrali e facoltà sensoriali e comportamentali diversificate. Il cervello umano insomma avrebbe una storia naturale ben diversa.

Enrico Alleva, etologo, ha diretto il Centro di Riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute mentale all’Istituto Superiore di Sanità
Daniela Santucci, psicobiologa, è primo ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità

Il programma potrebbe subire variazioni

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