INTRAMUROS

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Spettacolo di Alexis Michalik con Carlotta Proietti e Gianluca Fogacci. Traduzione e regia di Virginia Acqua

Nell'ambito di Teatri in Comune 2022-2023

16.03.2023 ─
26.03.2023
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino

Informazioni

di Alexis Michalik
traduzione e regia Virginia Acqua
con CARLOTTA PROIETTI e GIANLUIGI FOGACCI
e con Ermenegildo Marciante, Valentina Marziali, Raffaele Proietti
scene Fabiana Di Marco
costumi Susanna Proietti
luci Umile Vainieri
musiche Fabio Abate

Politeama

Riccardo è un giovane regista cui viene proposto di tenere un seminario di teatro in un carcere. Spera in una forte affluenza ma non si presenteranno che due detenuti. Kevin, il cane sciolto, e il più̀ anziano, mite e taciturno Angelo. Riccardo, assistito dalla sua aiuto regista, incidentalmente anche sua ex moglie, e dalla solerte assistente sociale che lo ha contattato per il corso, decide suo malgrado di tentare comunque l’impresa… Questo testo è un incrocio vorticoso di storie e stati d’animo, che vengono rappresentati in tempo reale e flashback con ritmi forsennati da cinema. Tempi e luoghi si avvicendano, gli attori di volta in volta oltre il loro personaggio principale devono poi recitare i personaggi della vita che ciascuno di loro fa rivivere nel proprio ricordo. Il tutto con una messa in scena che non ha un momento di sospensione. Tutto è fluido, scorrevole, dinamico, logico eppure incastratissimo! C’è del genio in questa scrittura e in questa messa in scena, così essenziale ma proprio per questo così chirurgica. E il testo è sorprendente perché́ Michalik semina tanti indizi, che sembrano scollati, e poi, nei momenti giusti, li unisce, e ti fa avanzare un pezzettino nella trama e capisci che una trama c’è, che quella gente non sta lì a caso, che un disegno perché́ le loro vite si siano intrecciate, c’è un motivo, ma quale? E di nuovo, sembra di aver capito come finirà̀ e poi, tac! Michalik mette un altro tassello, e l’ascolto diventa suspense, fino all’epilogo micidiale, la sequenza finale, che non anticipo, in cui vita e teatro, e storie e lo stesso linguaggio meta teatrale si fondono e sbam! Ci si commuove, si rimane imbambolati, si capisce perché́ il teatro deve far parte della vita di ciascuno, pure di chi non lo fa. Ed ecco che il pubblico alla fine esce e in strada ne parla, commentano, e ne parleranno ai loro amici, che poi tocca prenotare con un mese di anticipo su internet o non entri!

Il programma potrebbe subire variazioni

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