Jan Garbarek è in tour con la sua band: il pianista e tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, che è parte del gruppo da trent’anni, il bassista brasiliano Yuri Daniel e il percussionista indiano Trilok Gurtu.
Jan Garbarek può probabilmente essere considerato uno dei musicisti che detta lo stile nel jazz europeo. E questo è stato valido per gli ultimi cinquant’anni. Innumerevoli musicisti sono stati influenzati dal suono di questo sassofonista norvegese, spesso descritto come innodico, lirico, vocale, etereo, meditativo e sicuramente scandinavo. Invece che adagiarsi su questo, e al contrario della sua auto-dichiarata pigrizia, Jan Garbarek all’età di 76 anni si batte ancora per avere esperienze musicali nuove e sempre migliori, preferibilmente live in concerto: «Cerco solo di suonare ciò che io stesso vorrei ascoltare», spiega con grande modestia. «Se qualcuno riesce ad immedesimarsi, allora ottimo. Ogni reazione è buona. E anche nessuna reazione va bene. Ad essere onesto, non fa una gran differenza. Mettiamola così: io non sono Elvis Presley. Non posso prevedere o anticipare ciò che prova l’ascoltatore. Ma quando i musicisti sentono che sono dentro al ritmo, è un incantevole momento di pura felicità. Quella sensazione è assoluta euforia».
Il programma potrebbe subire variazioni