La Dea Roma di Pietro Tenerani, un omaggio alla Città Eterna
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La Dea Roma di Pietro Tenerani, un omaggio alla Città Eterna

Mostra pensata per il Natale di  Roma in occasione della riapertura della Sala Santa Rita

Nell'ambito di SALA SANTA RITA

21.04.2024 ─
12.05.2024
Sala Santa Rita
via Montanara 8 (ad. piazza di Campitelli)
Municipio I

Informazioni

Roma festeggia il suo 2777° compleanno con la riapertura al pubblico della Sala Santa Rita – spazio polifunzionale di Roma Capitale gestito dal Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura – che si trova all’interno dell’antica chiesa di Santa Rita da Cascia, in via Montanara, con una mostra appositamente pensata per il Natale di Roma curata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

L’erma della Dea Roma, opera in gesso appartenente alla collezione del Museo di Roma, realizzata in onore della sua città di adozione dal grande scultore ottocentesco Pietro Tenerani è stata esposta per la prima volta il giorno del compleanno di Roma del 1851.

Esposta al pubblico per la prima volta dopo molti anni, l’erma della Dea Roma rappresenta un esempio dello stile dello scultore Pietro Tenerani e rientra pienamente nei canoni artistici del Purismo di cui Tenerani era un esponente. La Dea Roma è raffigurata in maniera fedele alla sua rappresentazione nel mondo romano, indossa un elmo corinzio sormontato da un alto cimiero, mentre la calotta le fodera la testa lasciando fuoriuscire i capelli ondulati. Il balteo, la cintura di cuoio che reggeva la spada sul fianco dei soldati romani, le attraversa il torso in diagonale. La Dea indossa il mantello militare assicurato sulla spalla sinistra con una fibbia circolare come si vede in tanti ritratti di imperatori romani.

Sulla base campeggia l’iscrizione ROMAE AETERNAE che compare come legenda su diverse monete di età imperiale proprio in associazione con la Dea Roma mentre, armata di tutto punto, siede in trono e regge in una mano la Vittoria alata. Un sistema di illuminazione pensato appositamente esalta la bellezza dell’opera e la purezza dei lineamenti.

BIO
Tenerani, carrarese di nascita, visse tra il 1789 e il 1869 ed è stato probabilmente lo scultore italiano più significativo di metà Ottocento. Giunto a Roma dal 1814, fu a lungo collaboratore di Bertel Thorvaldsen. Ritrattista fra i più apprezzati della sua epoca, fu presidente dell’Accademia di San Luca a Roma, direttore dei Musei Capitolini e dei Musei Vaticani. Tra le sue opere di maggior rilievo il Monumento a Pio IX, in San Pietro, e le versioni del Monumento a Simon Bolivar, a Bogotà e Caracas. La sua collezione di gessi, ceduta dagli eredi nel 1940 al Governatorato di Roma, nel dopoguerra entrò a far parte delle raccolte delle collezioni civiche e dal 1994 è conservata nelle collezioni del Museo di Roma.

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