di Claudio Pallottini
da un’idea di Silvana Bosi
con FIORETTA MARI, STEFANO MASCIARELLI, MIMMO MIGNEMI, MARIACARLA RODOMONTE, Giovanna Cappuccio, Daniele Derogatis, Ida Elena De Razza, Pamela Lacerenza, Cristina Pensiero, Giuditta Sin, Matteo Tugnoli
corpo di ballo Manuel Bartolotto, Veronica Borra, Vincenza Brini, Federica Buttarelli, Cristina Da Villanova, Francesco De Simone, Stefano Martoriello, Giuseppe Merenda, Anita Pepe
regia Marco Simeoli
coreografie Maura Paparo
scene Alessandro Chiti
costumi Graziella Pera
musiche Pino Perris
maestro concertatore Andrea Bianchi
light designer Umile Vainieri
aiuto regia Manuela Scravaglieri
assistenti alla regia Andrea Ruggieri e Giulia Proietti
assistente coreografa Martina Grilli
Creativin+
Una grande compagnia di varietà contemporaneo viene investita dalla promettente prospettiva di un’occasione unica e irripetibile: un noto politico assai influente, nonché ministro dello Spettacolo e in odore di premierato, si è innamorato della prima donna e, se solo lei dicesse sì, il futuro di tutta la compagnia, di tutti i suoi attori, performers, soubrette, giovani ballerine e ballerini, cantanti, diventerebbe assai più roseo e più profumato di soldi e di successo. Peccato, però, che la prima attrice sia innamoratissima del primo attore e che tra successo e amore preferisca di gran lunga il secondo. Almeno in partenza, perché si sa, lo spirito è forte, ma la carne… Per non parlare dei tempi che corriamo… E poi ci sono i sogni di ciascun componente a mettere pressione, o i moniti di chi ci è passato e che magari se l’è lasciata sfuggire la grande occasione… O la paura per l’ultima venuta che scalpita e che non vede l’ora che la prima donna faccia un passo falso per prenderle trono, compagno e ruolo in compagnia. Sempre che le altre giovani e belle promesse glielo consentano. Il tutto nel dietro le quinte di uno spettacolo che è andato in scena in anticipo di un’ora sull’orario di inizio per dare agio al Ministro di assistervi, ma che, proprio per questo, ha inviperito e non poco il pubblico pagante, per il quale dovrà essere comunque allestito un secondo spettacolo, altrettanto convincente e ricco di attrazioni, canzoni, balletti, risate, burlesque di quello che si appena concluso. Una commedia musicale su due piani: lo spettacolo per il pubblico e quello nei camerini, che però spesso si fondono diventando l’uno il prosieguo dell’altro, perché – per il pubblico magari no, ma per chi fa spettacolo senz’altro sì – non c’è poi distanza tra palco e dietro le quinte.
Il programma potrebbe subire variazioni