“La Memoria delle Stazioni”, presentata da Archivio Luce in collaborazione con Fondazione FS Italiane, espone 92 immagini di archivio, 20 immagini inedite realizzate da Anna Di Prospero e 8 racconti originali oltre a documenti storici e un filmato che racchiude immagini audiovisive che raccontano 90 anni di storia delle stazioni.
a cura di Chiara Sbarigia
Documenti eccezionali e preziose immagini dell’Archivio Luce – arricchite con alcuni scatti della Fondazione FS – si legano a racconti di grandi scrittori per ricostruire, attraverso il punto di vista privilegiato delle stazioni ferroviarie, la storia del Paese in una mostra unica ed emozionante. E se il “com’era” è affidato a questo prezioso materiale di archivio, il “com’è” è offerto dallo sguardo d’autore di una giovane fotografa, Anna Di Prospero, che ha riletto con i suoi scatti unici, realizzati appositamente per il progetto, le stesse stazioni ferroviarie, offrendone una lettura contemporanea e per la prima volta femminile.
Le stazioni hanno una memoria, anche se le persone ci passano per lo più frettolosamente. È una memoria dinamica che vive della scia di quello che è passato e che si proietta verso quello che sta partendo o partirà.
Da qui la natura corale di questa originale mostra – allestita dal 16 settembre al 1° novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma come prima tappa di un percorso itinerante in numerosi paesi del mondo – che vede al suo interno diversi elementi che si intersecano nel generare nuovi contenuti e plurimi punti di vista.
Da una parte c’è l’immenso patrimonio di documenti e immagini dell’Archivio Luce – uno dei più ricchi in assoluto e in continua espansione, memoria audiovisiva del ‘900 d’Italia e del Mediterraneo – potenziato da scatti provenienti dalla Fondazione FS, Ferrovie Statali, che per comprendere il Paese ci offrono, secondo percorsi di selezione originali, visioni nuove di quel punto di vista privilegiato che sono le sue stazioni ferroviarie.
Dall’altra parte ci sono i racconti di alcuni dei maggiori scrittori dei nostri giorni che, nel far rivivere il ricordo della stazione della loro città, mettono a confronto memoria privata e memoria pubblica, regalando contributi straordinari:
– Mauro Covacich per Trieste
– Gaia Manzini per Milano
– Tiziano Scarpa per Venezia
– Enrico Brizzi per Bologna
– Sandro Veronesi per Firenze
– Melania Mazzucco per Roma
– Valeria Parrella per Napoli
– Nadia Terranova per Messina
A questi si aggiunge il contributo di Dario Franceschini, che condivide il ricordo della stazione della sua Ferrara. Ma i racconti, realizzati per dare una delle possibili voci alle emozioni evocate dalle testimonianze in immagini, non sono l’unica opera originale realizzata per questa mostra.
Nel selezionare l’immenso Archivio Luce, Chiara Sbarigia ha deciso di avvalersi dell’opera di un’artista giovane, seppur già affermata, come Anna Di Prospero, perché attraverso il suo speciale obiettivo restituisse un necessario punto di vista anche femminile del mondo esplorato dalla mostra, in un continuo dialogo tra antico e moderno.
“La Memoria delle Stazioni” è un grande progetto dalle numerose declinazioni, tra cui la realizzazione di un catalogo con pezzi inediti, la mostra dell’Auditorium e iniziative di didattica in programma nella sede stessa della Mostra. Dopo questo primo allestimento a Roma, “La Memoria delle Stazioni” viaggerà per il mondo, con una prima tappa a Parigi a metà gennaio presso la Galleria “Paris Cinema Club”.
Il programma potrebbe subire variazioni