LA MORSA – L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA – ALL’USCITA

LA MORSA – L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA – ALL’USCITA

Rappresentazione del terzo gruppo di novelle di Pirandello

Nell'ambito di PIRANDELLIANA 2023

04.07.2023 ─
30.07.2023
Giardino di Sant'Alessio
Piazza Sant’Alessio 23

Informazioni

LA MORSA

È una stanza della tortura in cui non vi è alcun boia. La tortura è l’evidenza della vita che viene mostrata. I vincoli sociali fanno sì che i personaggi possano solo sfiorarsi, mentre le loro vite sono staticamente chiuse in bacheche di vetro, simboli di ruoli sclerotizzati, che si ripetono infinitamente senza alcun epilogo. La vicenda è di quelle ancestrali: il triangolo del tradimento, il sottile amante che inizia a sentire il fiato sul collo e cerca la fuga, l’annoiata donna traditrice che prende coscienza del suo stato, il marito oberato di lavoro che si trasforma in persecutore. Ciascun personaggio presto rivela il suo patimento interiore: ognuno è vittima di un ruolo che non ha nulla a che vedere con le proprie emozioni. La morsa è stretta da un vago ma asfissiante rapporto tra l’uomo e la società e ciascuno è perciò destinato a vivere in solitudine il dibattersi della propria esistenza nel ruolo, solo come gli oggetti nelle bacheche.

L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA

Di notte, in una stazione ferroviaria, un uomo racconta ad un passeggero che ha perduto il treno, come si confeziona un pacchettino, come sono fatte le sale d’aspetto di un medico, perché la moglie lo segua ogni notte, poi, all’improvviso, fa vedere l’epitelioma che gli sta crescendo sotto un baffo … la morte è passata, mi ha ficcato questo fiore in bocca e m’ha detto tientilo, ripasserò tra otto, dieci mesi … e, prima di congedarsi, chiede un piacere al passeggero: arrivato a destinazione, mentre ritorna a casa, conti i fili del primo e più grosso cespuglietto d’erba che troverà per istrada; ma che sia bello grosso! Perché il numero dei fili che conterà sarà pari ai giorni di vita che gli restano da campare.

AL’USCITA

All’uscita di un cimitero s’incontrano due morti che, abbandonati i loro corpi in disfacimento nelle tombe, prima di scomparire del tutto, riflettono tra loro su quello che furono in vita e sul legame di sentimenti e di risposte che ancora attendono e che ancora li unisce a quelli che sono tuttora viventi. L’uomo grasso aspetta d’incontrarsi con la moglie che l’ha tradito in vita, il filosofo, magro e capelluto, attende di avere le risposte alle domande che lo hanno travagliato. Quand’ecco arriva un nuovo defunto: è la moglie dell’uomo grasso che, ridendo come una pazza, annuncia di essere stata uccisa dal suo amante. La stridula risata della donna s’interrompe trasformandosi in pianto accorato solo alla vista di un morticino che mangia una melagrana.
Tutti rientrano perché hanno ricevuto una risposta, tranne il filosofo che rimane lì fermo all’uscita del cimitero per continuare a porsi per sempre le irrisolvibili domande sul senso della vita.

con Marcello Amici, Tiziana Narciso, Massimiliano Ferretti, Pier Giorgio Dionisi, Ezio Provaroni, Federico Giovannoli, Marina Benetti, Francesco Miriano, Francesca Sampogna, Martina Pelone, Luca Mandara, Caterina Lo Bue, Mariaelena Pagano, Marco Tonetti, Andrea Giannelli

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