La mostra nasce come naturale evoluzione di percorsi di intervento specifici e integrati socioassistenziali e sanitari per persone adulte con Disturbo del Neurosviluppo, attivati all’interno del Polo Lumiere che ha sostenuto l’iniziativa, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute, l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e la ASL Roma 1.
In particolare, il Laboratorio di Fotografia ha permesso ai partecipanti di utilizzare la macchina fotografica come strumento autonomo di rappresentazione del mondo e diventando un canale di comunicazione alternativo e di supporto. Le tecniche dell’editing fotografico, affinate negli anni attraverso i laboratori Multimediali hanno consentito di produrre elaborati di qualità tra cui 11 calendari, un libro fotografico, locandine degli eventi inclusivi e molto altro.
Il “Polo” sviluppa la propria esperienza su due linee, quella residenziale – dove vivono 8 persone con disabilità – e quella di attività Psico-Socio-Riabilitative che ad oggi permette a 120 persone di svolgere interventi riabilitativi, psicologici, occupazionali e socioassistenziali e di inclusione sociale in gruppo ed individuali.
Il 19 marzo 2021, la ASL Roma 1 e Roma Capitale hanno sottoscritto un protocollo per preservare, attualizzare e rimodulare l’esperienza dei progetti di integrazione sociosanitaria per persone con Disabilità, attraverso la realizzazione di un progetto congiunto definito “Polo di Promozione della Salute e dell’Inclusione Socio-Culturale per Persone con Disabilità- Polo Lumière”.
Il Polo Lumiere, grazie al lavoro di utenti e operatori, organizza inoltre l’“Arena Lumiere”, con proiezioni cinematografiche, concerti, presentazioni di libri ed altri eventi inclusivi per la cittadinanza all’interno della loro sede in Largo Fratelli Lumiere. La mostra fotografica, organizzata all’interno di uno spazio culturale cittadino, con scatti realizzati dagli utenti del Polo, riassume e rappresenta in modo concreto una ulteriore evoluzione proprio di quel progetto – ormai realizzato – immaginato nel protocollo sottoscritto nel 2021.