L’arte classica si mette in “mostre”
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L’arte classica si mette in "mostre"

Incontro online a cura di Salvatore Settis nell'ambito di Roma racconta

Nell'ambito di Appuntamenti a cura della Sovrintendenza Capitolina

07.12.2021 ORE 17:00

Informazioni

L’arte classica si mette in mostre a partire da quattro importanti esposizioni curate da Salvatore Settis. Iniziando dalla mostra La forza del Bello, tenutasi a Palazzo Te a Mantova nel 2008, si approfondisce l’influenza dell’arte greca in Italia nei secoli, individuando in essa la matrice di un processo di riscoperta e conoscenza storica ancora in corso. Si prosegue poi con Serial Classic che, tenutasi nel 2015 presso la Fondazione Prada di Milano, consente di approfondire/rivedere il concetto di unicità legato all’arte classica, esplorando la creazione di copie nella cultura romana. Si passa poi alla mostra Portable Classic che ospitata nel 2015 presso la Fondazione Prada a Venezia, permette di analizzare le origini e le funzioni delle riproduzioni rinascimentali in miniatura di sculture classiche finalizzate allo studio degli originali e all’ispirazione della produzione artistica successiva. Si finisce con l’attualità. Salvatore Settis conclude la sua analisi con la mostra I marmi Torlonia. Collezionare Capolavori che, attualmente in corso presso la sede dei Musei Capitolini Villa Caffarelli a Roma, approfondisce il tema del collezionismo attraverso la più prestigiosa collezione privata di sculture antiche.

Salvatore Settis
Archeologo e storico dell’arte italiano, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, già professore ordinario di Storia dell’Arte e dell’Archeologia classica. Visiting professor in diverse università europee (Oxford, Amburgo, Madrid, Mendrisio) è, inoltre, membro di consigli e accademie nazionali e internazionali (Lincei, Berlino, Monaco, Belgio e Institut de France, Consiglio scientifico del Louvre, Consiglio Superiore dei Beni Culturali, European Research Council). Ha diretto la SNS di Pisa e il Getty Research Institute di Los Angeles. Per le sue riflessioni sul patrimonio culturale e sul paesaggio ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza e in Architettura.
Ha scritto di storia dell’arte antica, post-antica, orientamento culturale e legislazione dei Beni Culturali, realizzando un’ampia produzione bibliografica tradotta in 16 lingue.

Il programma potrebbe subire variazioni

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