Le due sorelle

Le due sorelle

Spettacolo di Alberto Bassetti

Nell'ambito di Tor Bella Monaca Teatro Festival

01.08.2023 ─
02.08.2023
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino

Informazioni

con Laura Lattuada e Sarah Biacchi
regia di Pino Strabioli

PipaMar

In questo atto unico due giovani donne, due sorelle, nell’attesa di un improbabile autobus meditano sul loro futuro di attrici che ha appena visto fallire la propria piccola compagnia teatrale. Non siamo però di fronte a un testo di “teatro nel teatro”, ma piuttosto a una svolta nella vita delle due protagoniste: per Susanna, la maggiore, è il momento della verità; ha delle confessioni da fare a Francesca, che vive solo di teatro ed è all’oscuro di ciò che realmente tormenta la sorella; non vede l’ora di tornare a casa.

Questa commedia nasce dall’esigenza di intervenire, nell’ambito della scrittura, sulla situazione eternamente drammatica della precarietà, venuta proprio in questo periodo (tra pandemia, venti di guerra e realtà virtuali che sembrano sciogliere ogni nostra residua certezza) così prepotentemente alla ribalta. La scommessa è stata quella di riuscire a parlarne in modo non cronachistico, ma apparentemente lieve, delicato (anche visivamente: ecco uno dei perché della scena rigorosamente spoglia), senza minimalismo ma anche senza urla. Una commedia fatta di personaggi piccoli e comuni, sensibili e fragili: non a caso due attrici; persone cioè che già vivono una posizione precaria per costituzione, fatta di spostamenti fisici e soprattutto mentali, adesioni caratteriali ed emotive a situazioni drammatiche o comiche, felici o disperate ma comunque diverse, altre. Così, quello cui assistiamo potrebbe essere un gioco, dettato dal carattere menzognero di una delle due sorelle, o realmente una situazione estrema, scaturita dall’amore e ancor più dall’ingenuità sperduta ed insicura di Susanna, da cui sembra possibile uscire col più devastante dei rimedi… Francesca, la sorella così diversa da lei, ricettiva e vibratile come la corda di un violino, accetta con spirito cechoviano questo triste destino, o davvero crede che non si tratti d’altro che dell’ennesimo scherzo della melodrammatica ‘Susy’? A ciascuno la propria personale risposta. Perciò, questa commedia è un tentativo di parlare “controcorrente” di un argomento doloroso di cui mi sembra troppo facile parlare dolorosamente. Se la drammaticità arriverà allo spettatore pur tra le pieghe di battute e situazioni capaci magari di suscitare il riso (o meglio uno chapliniano sorriso), il risultato sarà stato quello desiderato. Memore dell’insegnamento nietzschiano: “Ciò che è profondo vola sulle ali di una farfalla”.

Il programma potrebbe subire variazioni

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