MOSTRA LE PAROLE DELL’ODIO
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MOSTRA LE PAROLE DELL’ODIO

Gli ebrei romani venduti ai nazisti

Nell'ambito di MEMORIA GENERA FUTURO 2024

25.01.2024 ─
15.02.2024
Casina dei Vallati
Via del Portico d’Ottavia 29

Informazioni

La mostra, dal forte impatto emotivo dovuto al tipo di installazione e all’esposizione di documenti originali, si pone come spazio di riflessione sul ruolo dei delatori durante l’occupazione nazi-fascista di Roma, un tema estremamente doloroso per la storia della Capitale, che coinvolse non solo le famigerate bande, ma anche quei cittadini italiani che, nei mesi successivi al 16 ottobre 1943, denunciarono altri italiani in quanto ebrei.
Il percorso, allestito presso la Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah, è strutturato in due tempi: all’entrata sono esposti alcuni documenti originali, tra cui denunce dei sopravvissuti contro i loro delatori, accompagnati da pannelli didattici che spiegano il contesto storico e geografico in cui avvennero gli arresti a seguito delle delazioni. Nella seconda parte, in una stanza completamente buia, il pubblico è partecipe di un’installazione immersiva in cui l’audio è protagonista insieme al video. Le voci narranti, accompagnate dalla proiezione di un lettering, restituiscono stralci di denunce, testimonianze e parole di odio.

Il progetto, a cura di Amedeo Osti Guerrazzi e Giorgia Calò, è co-organizzato dal Centro di Cultura Ebraica, l’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma e la Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale nell’ambito di Memoria genera Futuro, il programma di appuntamenti promosso in occasione del Giorno della Memoria 2024.

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