Le parole di Dante | Il paradiso – la beatitudine

Le parole di Dante | Il paradiso - la beatitudine

Incontro dedicato alla lingua della Commedia, condotto da Paolo Di Paolo, con Luca Serianni e Claudio Strinati

Nell'ambito di Dante a memoria

24.10.2021 ORE 11:00 Teatro Argentina
Largo di Torre Argentina, 52

Informazioni

Le parole di Dante è un ciclo di tre lectio nell’ambito del progetto Dante a memoria in occasione dei 700 anni dalla morte del poeta. Dante è stato un grande creatore, oltre che di immagini, di parole, a cominciare da quel verbo – intuarsi – che compare in un canto del Paradiso. Ma come hanno notato molti linguisti, la vitalità della Commedia affiora anche nei modi di dire. In ogni incontro, uno spazio è dedicato a questa straordinaria eredità linguistica, che porta a confermare, a settecento anni dalla morte di Dante, che oggi si parla la sua lingua. Non è un’iperbole, come ripeteva Tullio De Mauro, “è un fatto”.

LUCA SERIANNI
Rappresentare la beatitudine è più difficile che non rappresentare la pena: la prima è una condizione costante e immutabile di tutte le anime, la seconda varia per intensità e modalità ed è condizionata dal vissuto dei singoli dannati. In che modo procede Dante per rendere l’infinita letizia di chi gode della perpetua visione di Dio? E quali sono le caratteristiche dei personaggi del Paradiso?

CLAUDIO STRINATI
Il contributo si concentrerà sul commento alle illustrazioni che Sandro Botticelli eseguì per la Divina Commedia e in particolare alle immagini (disegnate) inerenti al Paradiso e alla rappresentazione della luce divina che Dante riesce in qualche modo a descrivere e che assorbe ogni ulteriore possibilità di visione. Questo misterioso referto è alla base di alcune interessanti interpretazioni figurative quattrocentesche delle quali quella del Botticelli è la più rimarchevole, specie in rapporto alle immagini angeliche, essendo basata sull’ insegnamento di Matteo Palmieri che del Botticelli fu l’ispiratore principale.

Contributi musicali di Roma Tre Orchestra
Paradiso
Marco Simonacci, violoncello
O. Messiaen: estratti dal quatuor pour la fin du temps (4.00′)
J. S. Bach: suite per violoncello solo n. 1 in sol maggiore BWV 1007, Sarabanda (3.00′)
D. Marianelli: I Think I Do Remember Him  (4.00′)

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