Le due tele, raffiguranti Il trionfo di Venere e Bacco e Arianna, furono probabilmente eseguite dal Ricci nei primi anni del Settecento, durante il suo soggiorno fiorentino.
Da poco riscoperti, i due dipinti sono stati sottoposti a un restauro che ha evidenziato le straordinarie doti di colorista del pittore veneto, il cui stile, ispirato a Paolo Veronese ma attento anche ai maestri del Barocco, come Luca Giordano, anticipò quello dei maggiori pittori veneziani del Settecento, primo tra tutti Giovanni Battista Tiepolo.
Sebastiano Ricci, nato a Belluno nel 1659, fu uno dei massimi esponenti della pittura veneta tra la fine del Seicento e i primi decenni del secolo successi. Formatosi artisticamente a Venezia, operò in numerose città italiane, tra le quali Bologna, Milano e Firenze.
A Roma, dove fu attivo per la prima volta tra 1691 e 1694, eseguì l’affresco con l’Allegoria della battaglia di Lepanto nella Sala dei Paesaggi in Palazzo Colonna, l’Ascensione nella sagrestia della Basilica dei Santi Apostoli e due grandi tele di soggetto biblico per Palazzo Taverna.
Viaggiatore instancabile, Ricci lavorò in alcune delle maggiori corti d’Europa: fu a Vienna dal 1701, a Londra tra il 1711 e il 1716, a Parigi fino al 1718.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Venezia, dove morì nel 1734.
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