liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Sigmund Freud
di e con Stefano Massini
musiche Enrico Fink
eseguite da Saverio Zacchei – trombone e tastiere, Damiano Terzoni – chitarre, Rachele Innocenti – violino
contributo in voce e video Luisa Cattaneo
La ricerca sui sogni di Sigmund Freud, pietra miliare del Novecento, tenta una risposta attraverso l’analisi di numerosi casi clinici, talora drammatici, talora perfino buffi e occasionali, ognuno capace di rivelarci qualcosa sulle leggi misteriose e splendide che sovrintendono alle nostre messinscene notturne. Sì, messinscene. Perché il sogno nella lettura di Freud ha un impianto profondamente teatrale, evidente fino da quel titolo originario del volume che alludeva a una vera e propria “drammaturgia onirica”. E dunque ecco scaturire l’ultima domanda: con quali regole si procede, nel fantasmagorico teatro del Sogno?
Stefano Massini porta a compimento il suo decennale lavoro su L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud, iniziato nel 2008 e costellato di prestigiose occasioni pubbliche, compresa la tappa intermedia del romanzo di grande successo pubblicato da Mondadori nel 2017 e tradotto in più lingue. Dopo l’acclamato spettacolo realizzato al Piccolo Teatro, nel 2018 Massini torna nel mondo di Freud con un testo completamente nuovo, mettendo il suo estro di narratore al servizio di uno spettacolo liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Freud. Un impressionante catalogo umano: sulla scena, fra le note di Enrico Fink, prende forma un variopinto mosaico di personaggi che, narrando i propri sogni, compongono una sinfonia di immagini e di possibili interpretazioni, in cui il pubblico si riconosce e ritrova.
scene Marco Rossi
luci Alfredo Piras
immagini Walter Sardonini
foto di scena Filippo Manzini
produzione Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Il programma potrebbe subire variazioni