Lo scavo archeologico di un settore del foro della Pace
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Lo scavo archeologico di un settore del foro della Pace

Conferenza in presenza e online a cura di Antonella Corsaro, Nicoletta Bernacchio, Stefania Fogagnolo e Valentina Musella - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale

12.01.2023 ORE 16:30 Museo di Roma
Piazza San Pantaleo, 10

Informazioni

Dal mese di giugno 2022 è in corso lo scavo archeologico del giardino di Largo Corrado Ricci, tra Via dei Fori Imperiali, Via Cavour e Torre dei Conti.
Questa area della città conserva una stratificazione storica e urbanistica estremamente ricca.
Andando a ritroso nel tempo, infatti, il giardino era stato sistemato a seguito delle demolizioni operate negli anni Trenta del secolo scorso per la realizzazione di Via dell’Impero, l’odierna via dei Fori Imperiali, inaugurata nel 1932. Le demolizioni avevano raso al suolo l’ottocentesco Palazzo Nicolini insieme ad altre strutture abitative e commerciali la cui costruzione, grazie ai documenti di archivio, si può far risalire al XVII secolo. Ancora prima, tra XIII e XIV secolo, erano in questa zona strutture connesse alla fortezza urbana della nobile famiglia dei Conti, che aveva il suo perno nella grande torre voluta da papa Innocenzo III (1198-1216). In epoca romana, qui sorgeva il Foro della Pace, fatto costruire dall’imperatore Vespasiano (69-79 d.C.) tra il 71 e il 75.

Lo scavo attualmente in corso si prefigge di raggiungere e indagare proprio il settore nord-orientale di questo Foro, al confine con il muro perimetrale dell’attiguo Foro di Nerva all’altezza delle celebri “Colonnacce”.
Nella conferenza, tenuta da personale della Sovrintendenza Capitolina che lavora nel cantiere, si illustreranno non solo gli aspetti scientifici delle indagini archeologiche ma anche quelli legati alle problematiche connesse alla progettazione e all’esecuzione di uno scavo collocato in pieno centro storico, in una città come Roma. Inoltre saranno illustrate le azioni messe in campo per la comunicazione e condivisione dell’andamento dei lavori con la collettività attraverso le reti social e le visite didattiche in cantiere.

Il programma potrebbe subire variazioni

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