LO ZOO DI VETRO
In scena la pièce di Tennessee Williams nella traduzione di Gerardo Guerrieri. Regia di Pier Luigi Pizzi e con Mariangela D'Abbraccio
Nell'ambito di Teatri in Comune 2024-2025
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In scena la pièce di Tennessee Williams nella traduzione di Gerardo Guerrieri. Regia di Pier Luigi Pizzi e con Mariangela D'Abbraccio
Nell'ambito di Teatri in Comune 2024-2025
di Tennessee Williams
traduzione Gerardo Guerrieri
regia, scene e costumi PIER LUIGI PIZZI
con MARIANGELA D’ABBRACCIO
con Gabriele Anagni, Elisabetta Mirra, Pavel Zelinskiy
musiche originali composte da Stefano Mainetti
ligth designer Pietro Sperduti
Teatro Stabile Del Veneto Teatro Nazionale | BEST LIVE srl
Sogni, paure, sentimenti, rimorsi, oppressione, illusioni, è un testo che tocca l’anima e ci ricorda cosa significhi inseguire la propria vocazione.
Un’opera attraversata da una nostalgia che risulta essere devastante con protagonista anime fragili che potrebbero facilmente ritrovarsi nella nostra società.
I personaggi di questa storia familiare li vedremo muoversi intrappolati nel loro simbolico zoo di vetro, che diventa anche nostro, arrivandoci come un’onda dal profondo delle nostre anime, ma i loro sentimenti e le loro parole ci attraverseranno il cuore.
Capolavoro assoluto della drammaturgia americana firmata Tennesse Williams. Siamo alla fine degli anni ’30 del secolo scorso e la storia racconta le vicende della famiglia Wingfield composta dalla madre Amanda e dai suoi due figli, Tom e Laura, ragazza timida e claudicante. Abbandonata dal marito, Amanda deve affrontare le difficoltà, i timori e le ansie che le derivano dal desiderio di assicurare un futuro sereno ai suoi figli con un comportamento che oscilla tra il tenero e l’eccessivo.
Laura, resa zoppa da una malattia e pertanto introversa e chiusa è come intrappolata in un suo mondo di illusioni e passa tutto il suo tempo ad ascoltare vecchi dischi, leggere romanzi e soprattutto accudire una collezione di animaletti di vetro.
Tom lavora in una fabbrica di scarpe per mantenere Laura e Amanda, ma la vita noiosa e banale che conduce (nonché la morbosa presenza della madre) lo rende irascibile. Il ragazzo tenta senza successo di diventare un poeta, e cerca conforto recandosi al cinema a tutte le ore della notte per vivere delle avventure almeno con la fantasia. Questo scatena l’ansia di Amanda, che teme suo figlio sia un alcolizzato come il padre.
Cambiano a volte i ruoli ed è un madre ad avere certe pretese ma non cambiano i desideri, ben diversi e non ricambiati.
Il programma potrebbe subire variazioni
Sabato 11 gennaio ore 21
domenica 12 gennaio ore 17.30
Disponibile a questo link
Teatro Tor Bella Monaca
Spettacoli e attività dei Teatri in Comune