Nel 585 a.e.v. (ante era vulgarem) la Luna si frappose tra il Sole e la Terra e in un attimo il giorno divenne notte: in quell’attimo la battaglia tra i guerrieri Lidi e i cavalieri Medi s’interruppe bruscamente e i due eserciti cessarono di combattere. Talete predisse agli Ioni l’arrivo di quell’ombra di Luna. Ed è sempre con un’ombra che egli sbalordì i sacerdoti egizi misurando l’inaccessibile altezza della piramide di Cheope. In quelle ombre Talete seppe osservare qualcosa d’invisibile ai più, forse qualcosa che è realmente invisibile e che si può solo immaginare.
La narrazione viene condotta da uno scienziato-attore che si avvale degli strumenti teatrali, luci, musiche e scenografia per accompagnare e rendere coinvolgente il racconto, che spazia tra concetti concreti e astratti, e restituisce una visione che non solo è accessibile a un pubblico non esperto, ma, attraverso i meccanismi di invenzione e suggestione propri del teatro, rende comprensibile e appassionante l’argomento.
Lo spettacolo è parte del Format Science Fiction – la scienza a teatro
di Enrico Ferraro
regia Valeriano Solfiti ed Emiliano Valente
aiuto regia Valerio Bucci e Anna Maria Piccoli
musiche Carlo Amato
Il programma potrebbe subire variazioni