Ci si incontra sull’aia, il fulcro di una comunità agricola che nel 1977 liberò quei terreni abbandonati con uno sciopero alla rovescia dei Disoccupati Organizzati di cui era leader Paolo Ramundo. Si ridette vita ad un terreno di proprietà pubblica, già funzionale al sostegno alimentare del S. Maria della Pietà, l’ex Manicomio di Roma. Quando nel 1978 il Manicomio fu chiuso grazie alla Legge Basaglia quei terreni divennero un’occasione per coinvolgere alcuni degli ex internati allo sbando. Quell’esperienza divenne di fatto una delle prime esperienze virtuose di agricoltura sociale, fattore determinante nel riconoscimento istituzionale del CoBrAgOr (Cooperativa Braccianti Agricoli Organizzati). Oggi ci sono 40 ettari coltivati, 20 coltivati a cereali, 4 sono di orto e i restanti 16 destinati ad oliveto e frutteto.