Il Museo Carlo Bilotti è la sede ideale per ospitare il progetto dell’artista: la collaborazione con la Fondazione Bioparco di Roma inoltre consente di osservare dal vivo alcuni degli animali ritratti dall’artista e protetti al suo interno per rendere possibile un ulteriore approfondimento sulla natura delle specie.
1:1 come suggerisce il titolo vede in esposizione 80 opere a grandezza naturale, realizzate con la tecnica di pittura ibrida – cifra stilistica di Felisi – che da sempre pratica un’arte di commistione tra tecniche e linguaggi, modi della tradizione e innovazione tecnologica, trovando nella versatilità la chiave della sua ricerca. Felisi si cimenta per la prima volta nella rappresentazione del regno animale, che vede insieme a opere bidimensionali, alcuni lavori sottratti alla staticità attraverso animazione digitale ottenuta con interventi di digital art.
La mostra è nata nell’anima dell’artista nel corso del primo lockdown, nella primavera del 2020. In un periodo drammatico come quello del Covid e di stasi forzata, alcune foto di animali scattate da Felisi durante un viaggio in Senegal hanno suggerito una riflessione sui pericoli che le specie animali stanno correndo a causa del degrado del loro habitat naturale. Attraverso la mediazione dell’arte, Felisi crea così l’idea di un giardino incantato che possa mettere al riparo gli animali da qualsiasi insidia.
Il richiamo evidente è quello con l’Arca biblica. Ogni Arca è fatta di legno e quella creata da Felisi non fa eccezione, motivo per cui per le opere in mostra utilizza grandi tavole di legno. Non mancano i richiami al Contemporaneo. In particolare al “Bestiario” realizzato da Andrea Pazienza, una raccolta di disegni, schizzi, illustrazioni del noto fumettista dedicati al mondo animale e alle creazioni per bambini ideate da Bruno Munari, in cui le forme degli animali giocano un ruolo chiave.
National Geographic Italia collabora alla mostra organizzando venerdì 16 alle ore 18 un incontro tra Manuel Felisi e il Fotografo naturalista Bruno D’Amicis, moderata dal curatore Gabriele Simongini. Il confronto tra i due porterà Felisi alla realizzazione di un’opera inedita sulla base di una foto di D’Amicis raffigurante un grande orso marsicano, con l’idea di sensibilizzare il pubblico alla conservazione di questa specie a rischio anche attraverso lo specifico linguaggio dell’artista.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo pubblicato da Gangemi Editore.
A cura di Gabriele Simongini.
Presentando il biglietto della mostra all’ingresso del Bioparco di Roma è possibile ottenere uno sconto di € 4,00
Il programma potrebbe subire variazioni