Arvalia presenta Mareterno a cura di Valeria Tofanelli e Lorenzo Catena
sabato 5 febbraio vernissage e presentazione del libro omonimo
Ventidue opere che hanno come protagonista assoluta Ostia e il suo mare, realizzate da due giovani e promettenti fotografi, tra gli esponenti più interessanti e originali della fotografia di strada contemporanea in Italia.
Mareterno è la prima mostra di Lorenzo Catena e Valeria Tofanelli, due giovani e promettenti fotografi, tra gli esponenti più interessanti e originali della fotografia di strada contemporanea italiana. Entrambi di Roma, svolgono la loro attività principalmente nella città dove sono nati e cresciuti, sviluppando progetti fotografici personali che gli sono valsi premi e menzioni d’onore ma soprattutto la pubblicazione su importanti libri e riviste di settore. Le loro foto sono state esposte in diverse città nel mondo. In mostra alcuni scatti del progetto che vogliono essere rappresentativi di un lavoro a due mani molto più ampio e ambizioso, svolto nell’arco di un anno e mezzo – da inizio febbraio 2020 a fine giugno 2021 – e che ha avuto come protagonista assoluta Ostia e in particolare il suo litorale. Una linea di costa bassa e sabbiosa lunga quasi 17 chilometri che termina dove il fiume Tevere incontra il Mar Tirreno e dove i romani, soprattutto in estate, trascorrono insieme il loro tempo libero. Pur essendo a tutti gli effetti un quartiere di Roma dal 1930, la sua forte identità e la sua estensione geografica permettono di considerare Ostia come una vera e propria città nella città. Per questo motivo il rapporto con la Capitale è a volte difficile e controverso e non tutti ritengono che il lido sia parte integrante della Città Eterna. Lorenzo Catena e Valeria Tofanelli hanno deciso di esplorare la complessità di questo territorio, ammirando lo scorrere del tempo scandito dall’alternarsi delle stagioni, ritrovandosi a fotografare luoghi dismessi, apparentemente abbandonati in inverno, in attesa che la follia estiva tornasse ad animarli. Durante questo viaggio lungo l’ultimo lembo abitato di Roma, i due fotografi si sono spesso lasciati guidare dal caso che li ha portati alla scoperta di storie molto differenti, ognuna caratterizzata da un diverso modo di relazionarsi con il mare: per svago, per scelta o per necessità. Il risultato è stata un’esperienza coinvolgente e personale che gli ha permesso di scoprire una realtà che ignoravano, pur essendo così vicina.
Il programma potrebbe subire variazioni