MASSIMO BARTOLINI – ONDINE
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MASSIMO BARTOLINI - ONDINE

Lavoro sonoro ispirato al concetto di "musica inascoltata", ossia gli imprevisti della performance musicale

Nell'ambito di Auditorium Parco della Musica | Stagione 2022-2023


Informazioni

Anna Cestelli Guidi presenta un lavoro sonoro di Massimo Bartolini che inaugurò il progetto nel dicembre 2012, dando avvio a quello scambio di inviti e collaborazioni che ha caratterizzato l’iniziativa sin dall’inizio, nel desiderio di creare una rete di relazioni e sodalizi tra artisti, curatori e istituzioni che da anni si interessano e lavorano nel variegato e multiforme campo della ricerca sonora.

La fascinazione per il rumore, il mormorio, il silenzio, i fuori programma della performance musicale, è ciò che interessa Massimo Bartolini in questo lavoro come nel progetto espositivo HUM realizzato sempre nel dicembre 2012 in AuditoriumArte, in omaggio all’artista forse più visionario e anti conformista del XX secolo, Glenn Gould. All’interno dello spazio la presenza del musicista canadese prendeva vita proprio attraverso il suono del suo celebre humming, quel canticchio di sottofondo che Bartolini decide di estrapolare dall’ultima registrazione delle Variazioni Goldberg del 1981.

Anche Ondine nasce dalla fascinazione per i momenti non previsti della performance musicale: il 17 ottobre 1988 durante un concerto a Bordeaux, Arturo Benedetti Michelangeli ha avuto un malore alla 24esima battuta dell’ottavo preludio di C. Debussy, Ondine.

Massimo Bartolini focalizza qui l’attenzione alla fine del preludio, di cui isola l’eco dell’ultima nota, bassissima, che prelude ai rumori di fondo che seguono. Non si può non pensare al un altro concerto per piano, quel celeberrimo 4’33” di John Cage che ha cambiato per sempre il paradigma della musica e dell’ascolto tradizionali. Solo che qui il silenzio non è voluto ma è la conseguenza di una brusca interruzione, che risuona ossessivamente nella mente dell’artista come “musica inascoltata”.

Affascinato dalla casualità che apre nuovi orizzonti immaginativi e intensità emozionali, Massimo Bartolini ha scelto di ricreare così magicamente quell’esperienza inattesa e sorprendente che si produce quando l’imprevisto della vita irrompe e scompagina regole e aspettative: quella “musica inascoltata” che si potrà ascoltare ogni ora e che continuerà così a rimanere inascoltata ai più, ma esisterà solo per i fortunati presenti in quel minuto, per caso come nella vita.

Massimo Bartolini
Ondine, 2020
1’01”
Courtesy dell’artista e di Massimo De Carlo, Frith Street Gallery, Magazzino

Il programma potrebbe subire variazioni

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