Il mausoleo deve il nome alla sua forma di moggio di grano rovesciato. Un corridoio lungo 21 metri con pareti in laterizio e volta a botte conduce all’interno della camera funeraria a pianta circolare coperta a cupola. Grandi blocchi di travertino alla base dei muri perimetrali indicano il livello del pavimento antico. Due lucernari obliqui assicuravano l’areazione e l’illuminazione del corridoio e della cella.
Da questo sepolcro, secondo l’umanista Flaminio Vacca , nel 1500 venne estratto il sarcofago di marmo, ora ai musei Capitolini, attribuito all’imperatore Alessandro Severo (222-235 d.C.) e a sua madre Giulia Mamea.
Nonostante gli studi odierni non riconoscano il mausoleo come quello dell’imperatore, la sua monumentalità ne conferma l’appartenenza ad un personaggio di alto rango