Per dare vita a Möbius, la folta compagnia di acrobati XY, tra le più acclamate in Francia e nel mondo, si è ispirata ai movimenti degli stormi di rondini, dei banchi di pesci e al mutare della natura. Con la complicità di Rachid Ouramdane, 19 performer in scena inscrivono la pratica del “portès acrobatico” all’interno di una coreografia vorticosa, fatta di bagliori improvvisi e voli spericolati, di nubi e torri di corpi e del loro vertiginoso disfarsi. Al crocevia tra danza e acrobazia, sogno e gravità, l’inaugurazione della trentaseiesima edizione del REf è una festa, un salto nell’imprevedibile ebrezza del vuoto dove la forza e la fragilità della condizione umana si sovrappongono al fascino misterioso e imperscrutabile dei rituali della natura.
Bio
Compagnie XY : è tra le compagnie di nuovo circo più numerose e acclamate grazie ai suoi componenti, provenienti da tutto il mondo e formatisi nelle più prestigiose scuole di circo (il National Centre of Circus Arts, la Superior School of Circus Arts di Bruxelles, il Centre regional des Arts du cirque di Lomme e l’École Nationale de Cirque di Châtellerault). Costruita come un vero e proprio collettivo, la compagnia vanta un percorso di oltre quindici anni volto a reinventare la pratica del “portés acrobatico”, i suoi ritmi e i suoi codici, per riaffermarli come centro del proprio gesto artistico. L’alto numero di performer che fanno parte della compagnia, coinvolti di volta in volta nelle varie produzioni, permette inoltre di estendere questa ricerca alla relazione tra massa e individuo. La collaborazione con Rachid Ouramdane ha permesso di esplorare i confini dell’atto acrobatico ponendoli in relazione ai fenomeni naturali come il movimento degli stormi di rondini (“mormoration” nel linguaggio ornitologico). Le acrobazie si inscrivono così in un flusso caratterizzato da continue inversioni di direzione e privo di contrasti e opposizioni comprese quelle tra natura, corpo e cultura.
Rachid Ouramdane: oggi alla guida del Théâtre National de Chaillot, Ouramdane si è diplomato al Centre National de Danza Contemporanea di Angers nel 1992 e ha intrapreso la sua carriera di coreografo ed interprete, lavorando in particolare in Francia e all’estero insieme a Meg Stuart, Emmanuelle Huynh, Odile Duboc, Christian Rizzo, Hervé Robbe, Alain Buffard, Julie Nioche… Ha realizzato alcune pièce complesse indagando i dispositivi della rappresentazione e l’utilizzo della coreografia per la costruzione di veri e propri ritratti. Questo tipo di lavoro, per lungo tempo, si è basato sulla meticolosa raccolta di testimonianze condotta in collaborazione con registi e autori di documentari e integrando sulla scena tecnologie e dispositivi video per esplorare le sfere più intime dell’essere umano. Attraverso la danza e le testimonianze ha cercato così di contribuire sensibilmente ai dibattiti sociali. Ouramdane ha poi orientato la sua ricerca verso una scrittura coreografica per grandi formazioni, basata sul principio dell’accumulazione come in Tout Autour, spettacolo per 24 danzatori del Balletto dell’Opera di Lione o nella pièce Tenir le temps per 16 danzatori presentato al Festival Montpellier Danse nel luglio del 2015. Ouramdane è regolarmente invitato dalle più prestigiose compagnie in Francia e all’estero come, oltre al già citato Balletto dell’Opera di Lione, la compagnia russa Migrazia, la Condaco Dance Company (Royaume-Uni) e il Ballet de Lorraine. Contemporaneamente, il coreografo ha sviluppato un lavoro di trasmissione e di scambio tra la Francia e la scena internazionale. Ouramdane è stato co-direttore del CCN2 – Centre chorégraphique National de Grenoble, artista associato al Manège de Reims, al Bonlieu Scène nationale Annecy, al T2G Theatre de Gennevilliers e al Théatre de la Ville di Parigi.
Il programma potrebbe subire variazioni