Mundus. Roma o della Fondazione di Fabio Vander, Mimesis edizioni, 2023.
Introduce e coordina
Umberto D’Angelo (Direttore della Biblioteca Angelica)
Intervengono
Miguel Gotor (Assessore alla Cultura Roma Capitale)
Rita Paris (Presidente dell’associazione Bianchi Bandinelli)
Paolo Carafa (Archeologo)
Un saggio di fondazione sulle origini di Roma. Una riflessione filosofica sul concetto stesso di Fondazione. Johann Gustav Droysen, nel suo Grundriss der Historik, scrive che “è un’astrazione ritenere che Romolo e Remo costituiscano l’origine prima immediata, l’inizio della grande storia romana, perché i due fondatori sono preceduti da una lunga serie di mediazioni”. Il mito non è fantasia di un’umanità ancora ingenua e impressionista, ha una storia, una filosofia, un senso. Secondo Plutarco il “mundus” a Roma era il centro del solco circolare con cui Romolo aveva fondato la città. Ognuno dei suoi compagni vi aveva poi gettato un pugno della sua terra d’origine. Il centro di Roma nasceva centro del mondo.
Questo saggio assume come vincolante l’indicazione di lavoro di Droysen e si propone come riflessione intorno al combinato mito/storia/filosofia. Al di là dunque della leggenda e delle tradizioni orali, locali, popolari.
I contributi dell’archeologia e degli studi storico-eruditi vengono particolarmente pregiati nel corso della ricerca, ma il cuore resta filosofico. Ne va infatti del senso più proprio di un fenomeno, il mito, in specie quello di fondazione, che da sempre investe e struttura la coscienza europea, ne interroga le origini e il valore di civiltà. Prefazione di Miguel Gotor.
Fabio Vander (Roma 1958), laureato in filosofia con Gennaro Sasso e in scienze politiche con Pietro Scoppola, lavora presso il Senato della Repubblica. Fra i suoi lavori filosofici: Metafisica della guerra (Milano 1995), L’estetizzazione della politica (Bari 2001), Contraddizione e divenire (Milano 2005), Critica della filosofia italiana contemporanea (Genova-Milano 2007).
L’incontro è realizzato in collaborazione con la libreria Altroquando – Otherwise.
Il programma potrebbe subire variazioni