Nelle pieghe della storia del jazz

Nelle pieghe della storia del jazz

Rassegna di incontri a cura di Maurizio Franco

Nell'ambito di Casa del Jazz | Stagione 2024-2025

08.12.2024 ─
29.12.2024
Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55
Municipio II

Informazioni

I tre incontri che vengono proposti mettono in luce argomenti molto diversi tra loro. L’intervento su Bud Powell è una piccola monografia di uno degli artisti più geniali e competenti dell’intera storia jazzistica, che però è spesso lasciato nell’ombra nonostante la venerazione che tanti musicisti del passato e del presente hanno nei suoi confronti. Nell’incontro verrà messa in evidenza la varietà delle sue composizioni, che spaziavano dal blues alle ballad, dai brani in stile Broadway a quelli latin, sino alle pagine influenzate dal mondo classico e a quelle avveniristiche. La conferenza sulle donne nel jazz non vuole essere per nulla esaustiva e tralascia quasi totalmente la contemporaneità, così ricca di personalità femminili, per presentare un piccolo spaccato, americano ed europeo, di donne strumentiste che si possono considerare delle antesignane della grande fioritura contemporanea di donne jazziste. Da Mary Lou Williams a Marian McPartland, Joanne Breckeen, Melba Liston, Carla Bley Toshiko Akiyoshi, Irene Schweizer, Cecilia Wennestron, Amina Meyers, Geri Allen, Terry Line Carrington, Emily Remler Regina Carter si affronta anche una storia degli strumenti suonati dalle donne del jazz, tralasciando ovviamente il ricchissimo territorio della voce. La terza lezione è invece legata al concetto di libertà maturato nel mondo afroamericano dalla seconda metà degli anni cinquanta e approdato anche nelle opere jazzistiche. I capolavori affrontati sono l’esempio non solo di un modo di  diverso di inserire questo concetto all’interno della musica, ma riflettono la mentalità dei loro autori intorno all’argomento.

Maurizio Franco è uno dei massimi storici e critici del Jazz in Italia. Insegna Storia ed Estetica del Jazz e Analisi delle Forme Compositive e Performative Jazz ai Civici Corsi di Jazz di Milano (di cui è stato responsabile didattico per oltre trent’anni) ed è stato docente nei Conservatori di Como e di Parma. Ha preso inoltre parte anche al master di alta specializzazione di Siena Jazz negli anni 2008-2009. Ha scritto per oltre trent’anni sulle riviste Musica Jazz e Musica e Dischi, oggi scrive per Jazzit. Con Enrico Intra e Franco Cerri ha diretto per oltre trent’anni l’Associazione Culturale Musica Oggi e con Intra la rassegna “Jazz al Piccolo Teatro”. Ha pubblicato molti libri sul tema, tra cui l’imponente “La storia del jazz” (Hoepli 2020) con Luigi Onori e Riccardo Brazzale.

Programma

8 dicembre ore 11 | Il mondo musicale di Bud Powell nel centenario della nascita

Uno sguardo ai capolavori e alle tipologie compositive di Bud Powell nel periodo compreso tra il 1947 e 1953, con un’analisi che mette in evidenza le sue caratteristiche tecniche ed espressive, l’influenza  dall’artista newyorchese nella storia del pianismo jazz e la sua fortuna critica.

15 dicembre ore 11 | Donne nel jazz: non solo voce

Uno sguardo alle origini della presenza femminile del jazz con particolare attenzione ad artiste quali Mary Low Williams, Marian McPartland, Joanne Breckeen, Melba Liston, Carla Bley Toshiko Akiyoshi, Irene Schweizer, Cecilia Wennestron, Amina Meyers, Geri Allen, Terry Line Carrington.

22 dicembre ore 11 | Il concetto di libertà in quattro capolavori del jazz: “Freedom” di Charles Mingus, “Freedom Suite” di Sonny Rollins, “Freedom Now Suite” di Max Roach e “Freedom” dal secondo concerto sacro di Duke Ellington

Il concetto di libertà in un periodo cruciale per il mondo afroamericano degli Stati Uniti. Quattro modi diversi di immaginarlo che si riflettono nelle composizioni scelte e nelle diverse impostazioni culturali dei loro autori.

29 dicembre ore 11 | Il mondo musicale di Bud Powell nel centenario della nascita

Uno sguardo ai capolavori e alle tipologie compositive di Bud Powell nel periodo compreso tra il 1947 e 1953, con un’analisi che mette in evidenza le sue caratteristiche tecniche ed espressive, l’influenza dall’artista newyorchese nella storia del pianismo jazz e la sua fortuna critica.

Il programma potrebbe subire variazioni

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