Siamo abituati ad associare il materiale epigrafico alle lapidi, ai cippi alle stele o a grandi monumenti pubblici. In realtà l’impiego della scrittura non si limitava alle tipologie di supporto a esso espressamente deputate; era invece un impiego diffuso e molto vario, trovando spazio e funzione anche su statue, statuette, rilievi, opere conformate figurativamente.
La memoria storica trasmessa da queste forme associate alla parola, muta secondo le epoche e le civiltà, oltre che secondo le funzioni e i contesti; il Museo Barracco conserva una ricca serie di tali testimonianze, recanti formule rituali, votive, onomastiche, dedicatorie, di ambito sacrale, sia religioso che funerario, dalle forme espressive più semplici fino a testi più estesi e articolati.
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