NOTES ON “DRAG”
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NOTES ON “DRAG”

Mostra collettiva di arte contemporanea

Nell'ambito di QUEER SUMMER FESTIVAL - Humanities

31.08.2023 ─
10.09.2023
BAR.LINA
Viale dello Scalo S. Lorenzo 49

Informazioni

dal 31 agosto al 3 settembre 2023 e dal 7 al 10 settembre 2023
ore 15-21

NOTES ON “DRAG” Confini di performatività contemporanee a confronto
è una mostra collettiva di arte contemporanea, a cura di Andrea Acocella e Alberto Boncoraglio, ideata per lo spazio espositivo e centro culturale LGBTQIA+ BAR.LINA, nel quartiere storico di San Lorenzo a Roma.

La performatività drag contemporanea è un’esperienza artistica di sconfinamento, luogo di riflessione critica e di aperto dibattito filosofico-antropologico, e rappresenta un oggetto teorico estremamente complesso, ricco di prospettive e di molteplici sviluppi. Una costellazione di pratiche e di proposte critiche che, maturata già nell’ ultimo decennio del Novecento, continua a segnare i percorsi dell’arte, della critica d’arte e dei new media, ponendo questioni che coinvolgono, innanzitutto, le nozioni di identità e di corpo.

La mostra vuole registrare – come le note su un taccuino – tali nuove prospettive di singolarità ponendo in dialogo tra loro nello stesso spazio un gruppo di artisti eterogeneo per età, sesso, genere, provenienza geografica, carriera e mezzo espressivo, ma che fanno della performatività il loro linguaggio artistico, con alcuni riferimenti al “passato” contemporaneo performativo italiano, testimoniati da una selezione di materiale documentario d’archivio. Per questo la mostra predilige un taglio fortemente interdisciplinare che contempla e valorizza anche altri aspetti creativi legati alla produzione di rappresentazioni o narrazioni (letterali, teatrali, cinematografiche).

Premessa ineliminabile per la ricerca curatoriale è stato l’esame delle prime ricerche critiche che nella seconda metà del secolo scorso hanno posto al centro del proprio interesse, la corporeità. Il riferimento è alla pratica della Body Art e alle tesi riconducibili a “Il corpo come linguaggio” di Lea Vergine, dove per uno slittamento semantico l’artista tramite l’auto-rappresentazione diviene «soggetto e oggetto dell’opera», secondo l’ormai celebre definizione di Willoughby Sharp.

In secondo luogo, Notes on Camp di Susan Sontag – da cui traiamo ironicamente spunto per il titolo della mostra – senza cui non sarebbe possibile definire alcuni aspetti dell’estetica drag contemporanea. Come ci ricorda Sontag, Camp consiste anche «nell’andar contro l’inclinazione del proprio sesso. Ciò che c’è di più bello negli uomini virili è qualcosa di femminile; ciò che c’è di più bello nelle donne femminili è qualcosa di maschile… c’è in Camp […]: una predilezione per l’esagerazione delle caratteristiche sessuali e delle affettazioni della personalità».

In una parola sola: DRAG.

ARTISTƏ IN MOSTRA

Alberto Maggini, Mattia Giuntini, Serena Gandini.

Supplementi con materiali da archivi storici del mondo LGBTQIA+

Il programma potrebbe subire variazioni

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