ON/OPUS III

La performance ci invita a trarre forza interiore dal cuore delle nostre viscere. Come un perpetuum mobile, ovvero una macchina che si mantiene in moto ruotando in continuazione attorno al proprio asse, On /Opus III assembla tre corpi aerei che sfidano la gravità. Simile al movimento dei dervisci rotanti, l’estrema fisicità di questa performance rinnova l’estetica e la pratica della pole dance. L’incrocio di emozioni donato al pubblico è trascritto in una poesia allo stesso tempo brutale e delicata. Lo spettacolo combina la contemplazione dei corpi sospesi in aria con l’empatia per la loro vulnerabilità. I danzatori ci offrono un momento di sospensione, tra meditazione e ipnosi, una pausa per interrogare il mondo, un invito a fermarsi, prendere fiato, lasciare che la mente e l’anima fluttuino. Un’ ipnotica scultura umana cinetica.