«Mariarosaria era una ragazza che abitava accanto a casa mia quando, da ragazzo, vivevo in Puglia con la quale però, io, a dire la verità, non avevo avuto mai nulla da condividere. Intanto perché le nostre famiglie non si frequentavano. Avevano avuto degli screzi nel tempo che le aveva allontanate tra di loro e poi perché lei, Mariarosaria… beh lei era una ragazza che frequentava il liceo, studiava pianoforte, si interessava di filosofia, tutte cose che la rendevano diversa, lontana dal nostro mondo di adolescenti decisi a divertirsi senza pensare troppo alle conseguenze delle nostre azioni». La scoperta della morte di Mariarosaria arriva, in questo processo, come un fulmine a ciel sereno. Che tipo di connessione era nata tra la ragazza e il giovane De Summa? Attraverso la teoria quantistica e l’esperimento dell’entanglement, il regista riflette sulle relazioni umane e sulla possibilità di legami indissolubili al di là della morte. Il suo nuovo spettacolo indaga il valore della vita e il mistero dell’esistenza umana, utilizzando la scienza come strumento per esplorare i concetti di connessione e destino.
Il programma potrebbe subire variazioni