Scritto e diretto da Elena Stauffer
con Maria Anolfo e Francesco Providenti
con il sostegno di Spin Time Labs
Sviluppato all’interno del David MacLennan Award (A Play, a Pie, a Pint) indetto dall’Òran Mór di Glasgow
(2022)
Secondo classificato al festival Inventaria 2024
Finalista del Concorso MarteLive 2024; Vincitore del bando Beyond Zeta (giuria Under 20) di Spk Teatro
Compagnia Mauri Sturno
Claudia e Flavio sono stati chiamati a partecipare ad uno studio clinico per lo sviluppo di una pillola che simula la sensazione dell’innamoramento. Mentre aspettano che lo studio inizi, però, diventa evidente che i due non potrebbero essere più incompatibili ed è difficile che una pillola possa ribaltare le cose.
Ambientato nella Roma di oggi, Ossitocina esplora quanto pesa il contesto sociale sui nostri comportamenti, principi morali ed idee, ed esamina le contraddizioni che caratterizzano due degli stereotipi principali della gioventù romana.
Questo spettacolo vuole essere una riflessione sulla natura umana, sul potere della comunicazione e sul rapporto di una generazione con l’identità e l’impegno politico; Se è vero che siamo un prodotto del nostro ambiente, abbiamo gli strumenti per scegliere un percorso diverso da quello determinato dal nostro contesto sociale? L’istruzione e la cultura sono davvero sufficienti a ostacolare la narrativa d’odio perpetrata da alcuni movimenti politici? Quali e quanti dei nostri comportamenti sono influenzati dalle aspettative sociali e dalla voglia di fare gruppo? Il dialogo tra diversi serve a qualcosa oppure gli esseri umani sono fondamentalmente egoisti e xenofobi?
Ossitocina prova ad aprire una riflessione su tutto questo, raccontando al tempo stesso la storia di due ragazzi con un vissuto e delle esperienze molto diverse fra loro, che, abbattendo il muro dell’incomprensione, scoprono di essere, in fondo, due creature abbastanza simili.
Attraverso un linguaggio, istintivo, di pancia che più di pancia non si può, Ossitocina traccia un vivido affresco dell’esuberante e tragico mondo dei giovani. Un ambiente insolito e straordinario fa da cornice a due personaggi ordinari, che conosciamo – o pensiamo di conoscere – fin troppo bene; protagonisti di una storia dalla disarmante colloquialità ed ironia, dove le risate lasciano la strada alla domanda esistenziale “ma io chi sono dei due?”
La programmazione dei Teatri in Comune 2024-2025 è finanziata dall’Unione Europea, Next Generation EU nell’ambito del PNRR, e rientra tra gli Interventi “Il Giubileo dei Pellegrini: eventi artistici e culturali nella città di Roma, dal centro alla periferia, al fine di favorire la fruizione turistica nel periodo giubilare” (PNRR – M1C3-Inv.4.3 Caput Mundi. Next Generation EU per grandi eventi turistici).
Il programma potrebbe subire variazioni