A partire da questo specifico vocabolario coreografico il duo pone al centro della propria ricerca il valore del legame e delle relazioni.«Una visione che contempla, nell’unione fra individui, la possibilità di esplorare i propri limiti mentali e corporei. Il dialogo con l’altro diviene luogo di conquista dove è ancora possibile sorprendersi, esplorarsi e scoprire nuovi stati emotivi attraverso la condivisione» raccontano i coreografi. La struttura del Pas de deux ispira una una scrittura coreografica che abbraccia forme e linguaggi diversi ridefinendo continuamente il legame con lo spazio scenico, con il tempo, con l’altro, con il pubblico.
Il programma potrebbe subire variazioni