
#Pasolini100Roma Estate Romana PASOLINI E IL CINEMA COME SCRITTURA. DA ACCATTONE A SALO’
Conversazione di scena a cura di Giancarlo Sammartano
Nell'ambito di E’ UN BRUSIO LA VITA
Il linguaggio del cinema per Pasolini ha la capacità di rappresentare quel che di “ontologicamente poetico è insito nel reale”. E’ poesia in forma di immagine, oscillazione continua tra una idealizzata e irraggiungibile oggettività e una altrettanto forte istanza irrazionale e soggettiva. Il visibile cinematografico viene sempre al seguito di quello pittorico: certe suggestioni di movimenti di macchina e di tagli d’inquadratura s’innestano in una pagina già densa di chiaroscuri, di rustiche frontalità da affresco trecentesco, di raffinati luminismi manieristici. La passione per il cinema nel giovane Pasolini (Chaplin, Dreyer, Ejzenstejn) allievo di Roberto Longhi viaggia di pari passo con la pittura di Masolino, Masaccio, Mantegna, Andrea del Sarto di cui riprende le composizioni dei personaggi delle opere che portate su pellicola esprimono ancora più violentemente una drammatica fisicità.
A cura di Giancarlo Sammartano
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Conversazioni di scena e spettacolo teatrale dedicati alle opere di Pier Paolo Pasolini