Traducendo e riadattando il testo dell’autore norvegese Henrik Ibsen, il regista Stefano Sabelli mette in scena una favola dove tempi, spazi e luoghi si sovrappongono in un’età e in un gioco temporale indefiniti. La storia del simpatico perdigiorno che trascorre l’esistenza edonisticamente, tra piaceri materiali e trovate fantastiche, rappresenta il cammino della vita, della ricerca di sé stessi nel contatto col mondo reale e irreale: una metaforica ricognizione nella natura umana che assume quasi i connotati di un’avventura faustiana. Peer Gynt, simpatica canaglia, spaccone e ribelle, bugiardo come Pinocchio e riluttante a crescere come Peter Pan, passa da una frottola all’altra, come da un’avventura all’altra. Seguendo, impavido, l’imperativo “sii te stesso”, trascorre la vita in un mondo dove fantasia e realtà finiscono per confondersi.
tratto da Henrik Ibsen
adattamento e regia Stefano Sabelli
con Eva Sabelli, Gianantonio Martinoni, Bianca Mastromonaco, Matteo Palazzo, Fabrizio Russo
musiche dal vivo Piermarino Spina
Il programma potrebbe subire variazioni