Pensare la sordità. Riflessione su percezione, arte e lingua
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Pensare la sordità. Riflessione su percezione, arte e lingua

Intervengono Francesco Pavani, Gabriele Gianfreda, Sabina Fontana, Nicola Della Maggiora e Olga Caprici

Nell'ambito di Festival Punti di vista - II edizione


Informazioni

Cosa significa essere una persona sorda in un mondo pieno di suoni? Come si realizza una poetica attraverso il corpo?  Gesti, segni e parole sono forme così diverse per comunicare? A rispondere gli esperti di CIRCLeS – Centro Interuniversitario di Ricerca Cognizione, Linguaggio e Sordità e dell’ISTC-CNR LaCAM di Roma.

intervengono

Francesco Pavani (UniTRENTO, CIRCLe) e Gabriele Gianfreda (ISTC-CNR, LACAM)
Avvicinarsi al mondo della sordità

Sabina Fontana (UniCATANIA, CIRCLeS) e Nicola Della Maggiora (Istituto per Sordi di Torino)
La poetica dei segni

Olga Capirci (ISTC-CNR, LACAM)
Il corpo al centro: la multimodalità linguistica


Francesco Pavani e Gabriele Gianfreda attraverso ricerche recenti e interviste ad alcune persone sorde ci racconteranno che esplorare l’esperienza della sordità significa anche comprendere la natura delle esperienze simboliche che vengono condivise attraverso la vista e il corpo.

Nicola Della Maggiora, con alcuni video, mostrerà come è possibile costruire una poesia attraverso il corpo, come sia possibile narrare la propria vita e raccontare della propria comunità. Il performer ci guiderà alla scoperta del Visual Vernacular (VV), cioè di un registro poetico della LIS, che si basa sull’uso di intensi movimenti del corpo, simboli iconici, gesti e espressioni facciali per rappresentare le azioni che avvengono in scena, come fossero viste da varie angolazioni della macchina da presa. In questo modo illustrerà la poetica della LIS in cui il ritmo deriva dal movimento del soggetto e non dal suono.

La poetica della LIS sarà analizzata da Sabina Fontana che illustrerà, nella cornice storico-sociale della propria esperienza di Coda (Child of Deaf Adults), la ricchezza espressiva di una linguisticità mediata dal corpo e resa armoniosa dal ritmo di una silenziosa musicalità, libera di realizzarsi in più dimensioni trasformandosi in paradigma identitario che unisce i segnanti e i non segnanti attraverso il corpo.

Partendo dalle “parole che contano”, ovvero le parole corrette per riferirsi alla comunità sorda e alla lingua dei segni, attraverso la visione di due video (uno realizzato dal Gruppo SILIS e l’altro dal LaCAM), l’intervento di Olga Capirci ci condurrà attraverso un viaggio che parte dal corpo e dalle sue azioni per arrivare alle sue espressioni linguistiche (gesti, parole e segni), per mostrarci come usare la modalità vocale o usare la modalità gestuale per costruire una lingua non è poi così diversa come potremmo supporre.

 

Avvicinarsi al mondo della sordità
con Francesco Pavani (UniTRENTO, CIRCLES) e Gabriele Gianfreda (LaCAM Lab, ISTC-CNR)

Non esiste un solo modo per vivere la sordità̀. Per alcuni è un’esperienza da nascondere, negare, correggere, nella quale non riconoscersi. Per altri è un elemento fondamentale della propria identità, una cultura, uno dei tanti modi in cui si vive il mondo. Allo stesso modo le esperienze che le persone udenti associano esclusivamente al suono, e tendono a pensare come inaccessibili per chi vive la sordità, sono invece un patrimonio sensoriale molto più ricco di quanto non si crede, una fonte di esperienza mentale e emozionale che anche le persone con sordità cercano.
In questo primo intervento Francesco Pavani, neuroscienziato cognitivo udente dell’Università di Trento, e Gabriele Gianfreda, psicologo e collaboratore di ricerca sordo del ISTC-CNR di Roma costruiranno un dialogo per introdurre il caleidoscopio della sordità.

La poetica dei segni
con Sabina Fontana (UniCATANIA, CIRCLeS) e Nicola Della Maggiora (Istituto per Sordi di Torino)

La poetica dei segni è movimento armonioso della lingua attraverso il corpo di un soggetto. Così è la poetica del ritmo a mostrare ai segnanti la ricchezza della lingua che usano ogni giorno. Per la loro natura multimodale, le espressioni artistiche in segni raggiungono anche i non segnanti, mostrando loro non soltanto la ricchezza delle lingue dei segni ma anche le potenzialità espressive del corpo. Il vivere un corpo che agisce nel mondo, diventa paradigma identitario che unisce i segnanti e i non segnanti e che consente una partecipazione oltre la conoscenza della lingua dei segni. Il corpo del segnante, lo stesso corpo che ogni giorno agisce nel mondo, diventa un metaforico telaio su cui viene tessuta la trama poetica. Cosa distingue un registro segnico poetico da uno familiare informale? Il ritmo determinato dalla presenza di certe configurazioni che non compaiono o sono presenti in misura ridotta nel parlato: una certa selezione lessicale stabilisce pattern simmetrici di opposizione e ricorrenza creando un effetto simile all’allitterazione, la presenza regolare di certe sequenze che condividono lo stesso parametro producendo un effetto simile alla rima, una marcatura delle caratteristiche articolatorie del segno e la strutturazione di uno schema visivo spaziale regolare che incapsula l’intero evento poetico (Fontana, 2017). Una linguisticità mediata dal corpo e resa armoniosa dal ritmo di una silenziosa musicalità, libera di realizzarsi in più dimensioni, che sarebbero mortificate dalla monodimensionalità del foglio bianco. La poetica non modella soltanto la lingua dei segni, costruisce e rinforza i confini identitari della comunità dei sordi ma produce effetti anche sulla lingua vocale, svelando le potenzialità semantiche di un corpo il cui ruolo fino ad ora era limitato alla sua fisicità. In questo modo viene smascherata la vera essenza della comunicazione che non è solo parlata ma è multimodale (https://www.linguisticamente.org/la-letteratura-in-lis-una-tradizione-orale/ ).

Il corpo al centro: la multimodalità linguistica
con Olga Capirci (LaCAM Lab, ISTC-CNR)

A partire dalla nascita, le nostre mani sono un potente mezzo per esplorare l’ambiente che ci circonda e per comunicare. Molte delle nostre attività quotidiane coinvolgono l’afferramento e il tenere oggetti e utensili, utilizzando specifiche handshapes (forme della mano). Ma noi usiamo queste handshapes anche per produrre dei gesti che rappresentano oggetti o azioni con oggetti, in assenza dell’oggetto in sé. La lingua e il sistema motorio sono strettamente collegati e la parola e il gesto condividono lo stesso sistema di comunicazione: Linguaggio e Comunicazione umana sono embodied e multimodali (Kendon, 2004; McNeill, 1992). I nostri corpi e in particolare le nostre mani giocano un ruolo fondamentale nei nostri tentativi di trasmettere e comprendere i significati; in questo senso il linguaggio dovrebbe essere considerato come un sistema multimodale che richiede una moltitudine di abilità (i.e. visive, motorie, uditive, etc.). Usare la modalità vocale o usare la modalità gestuale per costruire una lingua non è così diverso come potremmo supporre (Kendon, 1995): gesti e segni seguono un processo simile di costruzione e rappresentazione dei significati sulla base del nostro modo di interagire nel e con il mondo attraverso i nostri corpi e le nostre mani (Ortega e Özyürek, 2019)

CIRCLeS – Centro Interuniversitario di Ricerca Cognizione, Linguaggio e Sordità
CIRCLeS è nato nel 2021 su iniziativa delle Università di Cà Foscari Venezia, Università di Catania, Università di Milano-Bicocca, Università di Palermo e Università di Trento. Si propone come un polo interuniversitario di studi e ricerche su sordità, lingue dei segni e cognizione nel quale convergano le attuali prospettive su sordità e bilinguismo, linguistica delle lingue dei segni e comparazione con le lingue vocali, traiettorie di sviluppo e periodi critici del sistema mente/cervello, modalità di accesso all’esperienza acustica per le persone sorde tramite dispositivi di udito assistito (protesi acustiche e impianti cocleari) e sviluppo delle potenzialità dell’individuo all’interno di un modello bio-psico-sociale. Adottando una prospettiva inclusiva, si propone inoltre di condurre ricerche in ambito pedagogico e formativo su possibili modelli per l’inclusione delle persone con sordità – con o senza dispositivi di udito assistito – all’interno del sistema scolastico, universitario e del mondo del lavoro per perseguire il più ampio inserimento dell’individuo nella società.

ISTC-CNR, LACAM
L’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) è un istituto interdisciplinare, con numerose integrazioni fra i laboratori e fra i temi di ricerca.
Gli obiettivi di ricerca di ISTC convergono sull’analisi, la rappresentazione, il ragionamento automatico, la simulazione e l’interpretazione critica dei processi cognitivi e sociali negli umani e nei primati non umani, dal livello fisiologico a quello fenomenologico e computazionale.
Il laboratorio Language and Communication across Modalities (LaCAM) si occupa da più di 30 anni dello studio della comunicazione e del linguaggio nei bambini con sviluppo tipico e atipico, ed è stato pioniere nello studio della Lingua dei Segni Italiana (LIS) sia nei bambini che negli adulti. L’obiettivo principale delle ricerche del LaCAM è di pervenire a una maggiore comprensione degli aspetti universali e di quelli dipendenti dalla modalità delle capacità linguistiche dell’essere umano.

Il programma potrebbe subire variazioni

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