L’arte ispira e suggerisce virtuosismi di grande etica per il secondo settore più inquinante del pianeta: la moda. Materiali innovativi, che grazie a tecnologia e ricerca evitano l’uso di materie prime plastiche, coloranti artificiali e metalli pesanti – sostanze dannose sia per l’ambiente che per l’uomo. In questo modo diventa possibile anche ridurre il consumo di energia e risorse, nonché le emissioni di gas inquinanti.
Si inizia varcando i cancelli di vestigia millenarie dei Mercati di Traiano, 113 AD, e attraversando il percorso museale a cielo aperto in cui i brand sono esposti in base al loro tipo di innovazione e transizione in riferimento agli SDG- Sustainable Development Goals dell’Agenda ONU 2030. Un’esposizione per educare il pubblico, che altri non è che un consumatore consapevole. Ed ecco quindi i percorsi nel riciclo e luxury upcycle, immersi tra manichini sartoriali che indossano solo le innovazioni tecnologiche che rappresentano lo stato dell’arte della sostenibilità.
All’imbrunire ecco il famoso format copyright della Sfilata Narrata®, dove una voce fuoricampo descrive le innovazioni dei tessuti sostenibili e le tecnologie utilizzate nell’outfit che sta sfilando e l’impatto sull’ambiente per la produzione di quell’abito in termini di CO2. Una narrazione con un sublime sottofondo musicale, che farà percepire consapevolezza al pubblico presente.
La due giorni di panels in partnership con il Parlamento Europeo e le Nazioni Unite vedranno brand sostenibili raccontare la loro virtuosa filiera, così come CEO di PMI e Presidenti di multinazionali, alternarsi sul palco internazionale per annunciare le loro roadmap di sostenibilità. CTU crediti formativi agli studenti- partner accademico: Università La Sapienza.